Il Cacciatore 2 è la serie Tv con protagonista Francesco Montanari in onda ogni mercoledì, in prima serata, su Rai2. Alla luce del successo della prima stagione, Cross Productions e Beta Film hanno deciso di produrne una seconda sempre in collaborazione con Rai Fiction. Il Cacciatore 2 è diretta da Davide Marengo, creata da Marcello Izzo, Silvia Ebreul e Alfonso Sabella e liberamente ispirata alla vera storia del magistrato Alfonso Sabella. Sabella ha pubblicato un libro, Cacciatore di Mafiosi (Mondadori), in cui espande, scandaglia e sviluppa per bene quella pagina del quotidiano italiano scritta insieme dai boss di Cosa Nostra e dagli uomini di giustizia. Tale accostamento, effettivamente, risulta un po’ azzardato e fuori luogo. Specifichiamo subito che il senso è il seguente: i mafiosi hanno inaugurato una narrazione assolutamente macabra e dal finale quanto mai spaventoso (oltre che facilmente intuibile); narrazione a cui i magistrati hanno sì contribuito, ma solo per scriverci la parola più attesa, quella risolutiva: fine.
Il Cacciatore 2: Brusca, l’autorecluso
‘Fine’ è ‘l’ultima parola’ scritta dalla Giustizia. È stata lei, e la personifichiamo non a caso, a concludere un racconto che poteva prendere una piega ancora peggiore di quella che aveva preso fino ad allora. Alla Giustizia ha prestato voce soprattutto Alfonso Sabella, il protagonista assoluto di questa vicenda, che invece, dalla prospettiva sballata degli autori, altri non era che l’antagonista. Sabella, il suo ruolo, se lo conquista faticosamente, facendosi strada tra tantissimi personaggi tutti uguali. La loro personalità e le loro mosse sono prevedibili, standardizzate. Brusca, infatti, conduce una vita comune a quella di tanti altri ‘pezzi grossi’ di Cosa Nostra. Anche lui è costretto a nascondersi; ‘costretto’ da chi, verrebbe da chiedersi. La risposta è: da se stesso. Voleva essere padrone, signore, comandare, e invece si ritrova privato della sua stessa libertà. Non c’è stato nemmeno bisogno che qualcuno lo incastrasse, perché Brusca, da autorecluso, si è incastrato da solo.
Il Cacciatore 2: anticipazioni seconda puntata
Sta a Saverio Barone, alter ego di Alfonso Sabella, riuscire a stanarlo e rimetterlo finalmente in libertà. È un chiaro paradosso, ma è proprio questa – se ci pensiamo – la trama più avvincente. Che è avvincente proprio perché è assurda, con questo risvolto morale evidentemente inaspettato. Nella seconda puntata de Il Cacciatore 2, il Pm Alfonso si gioca il tutto per tutto: pur di riuscire a trovare Brusca, lo provoca, lo sbeffeggia sui media nazionali, lo denuncia pubblicamente. L’affronto potrebbe produrre degli effetti disastrosi, mettere a serio repentaglio la sua vita e quella dei suoi affetti più cari, ma Barone si gioca il tutto per tutto. È vero, la mossa è azzardata, ma non si può pensare di rimanere in silenzio per sempre. Non importa nemmeno che sia solo lui a parlare: sarà l’eco, l’indubbia risonanza che avranno le sue parole, a compensare questo vuoto almeno all’inizio.