Dunque, secondo le statistiche, l’estate fa bene alla demografia. Tra i 30 e i 40 gradi, secondo gli autori dello studio, la produzione di ormoni e la loro messa in circolazione aumenta. Questo, probabilmente, grazie alla pelle scoperta e al sudore, che creerebbero un aumento del desiderio sessuale. In generale, tutto ciò è favorito anche dalla routine estiva, dalla vita di mare o in generale dall’aria aperta, che non farebbero altro che accrescere la voglia di approcci fisici.
Boom di nascite con il caldo: ecco perché
Come ricordato da El Pais in un documentato servizio sul tema, già nel 2018 un’università californiana era arrivata alla stessa conclusione: secondo questa ci sarebbe un evidente collegamento positivo tra stagioni calde e aumento delle nascite. L’incremento delle temperature medie, dunque, porterebbe ad un aumento delle nascite e non all’estinzione dell’umanità, come invece siamo portati a pensare. O quantomeno, almeno a livello demografico è un momento positivo, anche se certamente meno a livello ambientale.
Inoltre, come suggerisce Il Foglio, tralasciando il caldo estivo, l’estate è anche il momento delle vacanze, del divertimento, del tempo libero, in cui molto spesso ci si lascia andare di più. Chi ha figli, ha più tempo da passare con i bambini, che certamente con la loro energia e vitalità fanno venire voglia di fare altri figli. E la stessa cosa succederebbe anche durante le festività di Natale o a Capodanno: il clima di festa e familiarità non farebbe altro che aumentare la voglia di mettere al mondo bambini: così si spiegherebbe anche il boom di nascite di settembre.