Guardando all’operato del Governo di questi ultimi mesi e ascoltando gli annunci del Premier dopo gli Stati Generali, sembra di essere all’interno del noto dramma “Aspettando Godot”. Da mesi assistiamo infatti a una doppia velocità di reazione di fronte alla crisi in cui siamo caduti con l’arrivo del Covid-19. Da una parte, le aziende, grandi e piccole che siano, i professionisti e le tante partite Iva hanno reagito velocemente, organizzandosi per mettere in sicurezza i propri collaboratori e successivamente potenziando il proprio investimento sul digitale per continuare a essere presenti sul mercato, anche in un momento in cui tutti erano rinchiusi nelle proprie case; dall’altra parte, abbiamo assistito all’immobilismo del Governo sotto l’aspetto operativo, che si è alternato con una schizofrenia di annunci che si è conclusa recentemente dopo la chiusura degli Stati Generali. 



In quell’occasione, infatti, il premier Conte ha annunciato il Recovery plan, peccato che ha poi aggiunto che sarebbe stato messo in atto da settembre. Mentre tutti noi aspettiamo Godot. Nel frattempo, però, le aziende non sono state con le mani in mano, ma hanno lavorato giorno e notte dando esempio di grande generosità e responsabilità sociale, anticipando in molti casi la cassa integrazione, donando denaro, gel, mascherine e altri beni essenziali al sistema sanitario piegato dall’emergenza Covid-19. Soprattutto, molti hanno saputo cogliere questa crisi come un’ulteriore occasione per far crescere la loro capacità di problem solving, trovando nuove strategie per garantire la sopravvivenza delle aziende e di tutti i dipendenti che ci lavorano dentro. Mentre, però, attendevano Godot. 



Quella appena iniziata sarà un’estate anomala: tante aziende, per recuperare il tempo perduto dallo stop alla produzione stabilito dal Governo saranno disposte a lavorare anche durante i mesi di luglio e agosto. Altre, invece, utilizzeranno questo periodo per ripensare a nuove strategie per ripartire con slancio a settembre. In ogni caso, la certezza è che anche coloro che andranno in vacanza si porteranno appresso i pensieri del lavoro, sperando di trovare qualche nuovo spunto in qualche località turistica. Tornando al pensiero iniziale, quindi, vediamo come di fronte all’immobilismo del Governo dal punto di vista operativo vi sia un popolo generoso, tenace e creativo, che sta perdendo la speranza che arrivi Godot.



Il mio augurio e la mia speranza è che il Governo prenda spunto dai cittadini che rappresenta, imparando a reagire alla stessa velocità con cui i fatti accadono e passando dall’essere un fantasma che si invoca in mezzo a una tempesta a un faro che guida in un porto sicuro tutte le navi-imprese che sono state sorprese in mezzo al mare.

Leggi anche

VACCINI COVID/ Dalla Corte alle Corti: la neutralità che manca e le partite aperteINCHIESTA COVID/ E piano pandemico: come evitare l’errore di Speranza & co.INCHIESTA COVID BERGAMO/ Quella strana "giustizia" che ha bisogno degli untori