La professore Maria Malucelli è stata ospite questa mattina di Uno Mattina. Si parla del cervello e di alcune defaillance che lo stesso ha nella vita quotidiana: “Per cervello maturo si intende il cervello che esaurisce il suo sviluppo attorno ai 15 anni – spiega la docente – siamo pronti per pensare in maniera propria ecc ecc. Per cervello maturo in età matura intendiamo invece un cervello che risponde a chi sono, cosa voglia, dove sto andando e con chi. Il cervello in questa età può incorrere in qualche capriccio. Se dimentichiamo qualcosa e non ricordiamo un nome e ne siamo consapevoli abbiamo la prova che ne siamo dementi e che non rincorreremo in malattie neurodegenerative. Abbiamo incamerato una tale ricchezza di informazioni e che a volte ce le dimentichiamo”.



La prof Malucelli ha proseguito: “L’ippotalamo che raccoglie le info e poi le distribuisce ha bisogno di defaillance per agire. Ad esempio Einstein non ricordava mezzo nome e aveva trovato un escamotage per chiamare gli amici, non si faceva prendere dall’ansia e prima o poi il nome veniva fuori. Alexander Fleming aveva una distrazione cronocizzata ma l’ha portato a concentrarsi su una muffa e a scoprire la penicilina, salvandoci la vita”.



IL CERVELLO E LE SUE DEFAILLANCE, MALUCELLI: “IN UN MOMENTO DI STRESS O APATIA…”

E ancora: “Spesso capita quando viviamo un momento di stress o di apatia, di dimenticarsi ad esempio cosa dovevo prendere in una stanza. Per carità, niente panico, bisogna tornare indietro nel pensiero, tornare nell’altra stanza, fermarsi e prima o poi troveremo ciò che ci serviva. Un mio amico ha ritrovato un paio di occhiali persi nel giardino e da quella volta si è messo a fare giardinaggio: la memoria l’ha assolutamente promosso”.

E ancora: “Ricordo vuol dire vivere con il cuore e poi soprattutto camminate, anche solo una passeggiata di cinque minuti pulisce il cervello”. Massimiliano Ossini in studio ironizza: “Noi le cose non ce le dimentichiamo mai qui in studio”, indicando un ragazzo che tiene il classico gobbo per suggerire ai conduttori cosa dire”.