Il cervello umano non invecchia, o meglio, non subisce il declino cellulare nelle modalità in cui si è portati a credere, perchè le cellule progenitrici dei neuroni in realtà si rigenerano producendo altri neuroni immaturi, quindi pronti ad evolversi. Dunque le capacità cognitive delle persone anziane in salute sarebbero al pari di altri di età più giovane. Le conclusioni di questa scoperta derivano da alcune ricerche, in particolare due: la prima pubblicata sulla rivista scientifica Lancet che ha dimostrato che non c’è correlazione tra “invecchiamento cerebrale” ovvero l’età delle cellule e l’insorgenza di malattie come la demenza e l’Alzheimer.



Il sceondo studio è stato condotto dal dipartimento di Neuropatologia presso il NYS Psychiatric Institute di New York, e ha confermato la rigenerazione delle cellule progenitrici neuronali, in base ad esami autoptici sul cervello di 28 persone in età tra 1 14 e i 79 anni. Tutte queste persone godevano di ottima salute prima di morire per cause improvvise. Dagli esami è emerso che, in assenza di patologie neurologiche e neuropsichiatriche la capacità cerebrale di autorigenerarsi è la stessa a prescindere dall’età.



Studi su neuroni e cervello dimostrano “Le cellule si rigenerano a qualsiasi età”

Lo studio pubblicato su Lancet sull’invecchiamento della popolazione e l’insorgenza di malattie neurodegerative, ha dimostrato che, in persone di età superiore ai 90 anni, quando in buone condizioni fisiche, i livelli cognitivi erano ancora molto buoni. Segno che, non solo si può agire per prevenire alcune condizioni come ad esempio ridurre i fattori di rischio, come fumo, colesterolo alto e ipertensione, ma anche che non è l’età che influisce sulla degenerazione cerebrale perchè le cellule continuano a ringiovanirsi.



Evidenza confermata anche dallo studio sulla neurogenesi, che ha stabilito la stessa produzione di neuroni sia nei giovani che negli anziani. Unica differenza è rappresentata dalla neuroplasticità, maggiore in soggetti di età più giovane perchè il cervello è più vascolarizzato. La conclusione quindi è che anche in tarda età, se si può contare su una buona forma fisica generale, va allenato anche il cervello, per non perdere la capacità di raccogliere le informazioni e prevenire il declino cognitivo.