A Torino, un neonato affetto da una forma rara di tumore al naso, un mielomeningocele nasale, è stato operato dai medici del Dipartimento di Patologia e Cura del Bambino ospedale “Regina Margherita” di Torino grazie a un intervento in endoscopia. Come sottolinea Il Giornale, si tratta di un’operazione mai effettuata su un neonato. Il piccolo, di soli tre mesi, ha riportato la discesa di una notevole porzione del cervello all’interno delle vie nasali nel corso della gravidanza. Il rischio era che gli ostruisse le vie respiratorie. Dopo l’operazione, il bimbo sta bene ed è in via di ripresa.



Il neonato aveva un mielomeningocele, un tumore raro che comporta una chiusura difettosa della base del cranio. Questo, durante la vita fetale, può provocare la discesa di una parte del cervello all’interno del naso. Tanti i pericoli per il piccolo, a partire da quello di meningite. Il neonato rischiava inoltre l’ostruzione delle vie respiratorie: il buco, infatti, si trovava nella parte posteriore del naso. La massa rischiava di ostruire il passaggio dell’aria con conseguenze molto gravi per il piccolo.



Neonato operato al cervello a Torino: intervento record

I medici del Dipartimento di Patologia e Cura del Bambino ospedale “Regina Margherita” di Torino avrebbero voluto attendere fino agli 8 mesi di vita del neonato per poi procedere con l’operazione ma le condizioni respiratorie del neonato sono peggiorate repentinamente e hanno reso necessario un intervento. Per questo, vista la situazione pericolosa per la vita del piccolo, hanno deciso di intervenire già a tre mesi. Il rischio era infatti che il neonato andasse incontro ad un blocco totale della respirazione. I medici, se si fosse concretizzata questa ipotesi, avrebbero dovuto sottoporre il piccolo ad un intervento di tracheostomia per consentirgli di tornare a respirare.



La delicata operazione al cervello è stata realizzata i chirurghi del Dipartimento di Patologia e Cura del Bambino dell’Ospedale Regina Margherita di Torino. Come spiega l’Ansa, i medici sono entrati nel naso del neonato con fibre ottiche del diametro di 2,7mm che hanno dato la possibilità di monitorare in video la patologia. Con il supporto di alcuni microstrumenti, poi, sono riusciti a chiudere il foro alla base del cranio utilizzando la mucosa stessa del bimbo. Ora il neonato sta bene e lo sviluppo psico intellettivo è normale.