Uno studio del 2022 condotto sui Maya, in particolare per capire quale fu la ragione del collasso del loro prospero insediamento di Mayapan in Yucatán, sembra essere un triste monito per il mondo moderno su quanto il cambiamento climatico potrebbe influenzare l’intera società. Per lungo tempo si è cercato di capire quale fu la ragione del crollo del vasto impero, poi disgregatosi in tante piccole realtà fino all’arrivo dei coloni spagnoli che ne sancirono la definitiva fine.



Così, con uno studio pubblicato nel luglio del 2022, si è ipotizzato che dietro al crollo dell’impero Maya potrebbe esserci stata un’ampia guerra civile, innescata da un lungo periodo di siccità. Più grave, certamente, ma anche del tutto simile a quella che l’intero pianeta sta affrontando ormai da un paio di anni a questa parte, specialmente nelle stagioni estive. Insomma, la carenza di acqua in pochi anni riuscì a sancire la fine dell’impero Maya, che nel periodo immediatamente precedentemente al collasso di Mayapan era tra le civiltà più sviluppate e prospere del mondo.



Cosa sancì la fine dell’impero Maya

Lo studio sui Maya sottolinea che “i conflitti civili sono aumentati in modo significativo e la modellizzazione lineare generalizzata correla i conflitti in città con le condizioni di siccità tra il 1400 e il 1450 d.C.“. Secondo i ricercatori, dunque, “la prolungata siccità [avrebbe] intensificato le tensioni tra le fazioni rivali”, mentre la popolazione grazie alla sua “resilienza su scala regionale” sarebbe riuscita a creare altri piccoli insediamenti, che sono resistiti fino all’arrivo degli europei.

Per giungere a questa conclusione sui Maya, oltre ai pochi documenti rimasti di quel periodo (ma è logico ipotizzare che con una guerra civile in corso non fu premura della famiglia reale redigere documenti approfonditi), c’è anche un’ampia campagna di analisi sui resti umani, che indicano chiaramente lesioni traumatiche. Inoltre, era già noto che l’insediamento di Mayapan venne eretto dopo l’aumento delle precipitazioni nell’area, mentre la siccità avrebbe poi compromesso, per i Maya, tanto il commercio via mare, quando l’agricoltura. Il cibo ha iniziato a scarseggiare e la popolazione si è rivoltata contro la famiglia reale (non a caso la maggioranza dei resti umani rinvenuti sono di membri reali).