Collegio Regina Margherita di Anagni: ecco qual’è location de Il Collegio 7
Il Collegio Regina Margherita di Anagni è la sede della settima stagione de Il Collegio, il docu-reality di successo trasmesso su Rai2. Dopo quattro edizioni ambientate in provincia di Bergamo, il popolare programma di Radice torna nella città dei Papi, Anagni, così chiamata perchè è stata a lungo residenza papale ed è stata luogo di nascita di ben quattro pontefici. Location vincente non si cambia, visto che il Collegio Regina Margherita è stato riconfermato anche quest’anno. Istituito con un regio decreto del 1888 e inaugurato il 22 maggio del 1890, il Collegio porta ancora oggi il nome della Regina Margherita di Savoia, la consorte del re Umberto I. Fu proprio lei a raccogliere i fondi indispensabili per convertire in convitto l’ex convento domenicano di San Giacomo del XII secolo.
Collegio Regina Margherita di Anagni: la storia della sede de Il Collegio 7
Le cronache del tempo hanno raccontato così la nascita del Collegio: “La Regina… arrivò alla stazione di Anagni. Ad attenderla c’era il sindaco Giminiani e tutta la città con la banda di Gavignano che suonò l’inno d’Italia; poi il landò reale con al seguito tutte le altre vetture si mosse verso la città. Giunto il corteo al Convitto, trovarono la scalinata adorna di fiori; tutti i presenti poi avevano all’occhiello una margherita. La Regina, abbracciata la direttrice che voleva baciarle la mano, entrò nella sala del ricevimento, e qui le furono presentate tutte le maestre… Il sindaco le offrì il dono delle fotografie e della pergamena. Fu eseguito un coro e un saggio ginnico, poi la Regina visitò l’istituto”.
Da convento a convitto nazionale: la trasformazione del Collegio Regina Margherita di Anagni
Il Collegio Regina Margherita di Anagni era nel XII secolo un convento domenicano di San Giacomo, ma fu trasformato in convitto nazionale con un obiettivo: “preparare i ragazzi alla gestione del potere ed esercitare un’assistenza diretta ai bisognosi e ai meritevoli”. Grazie alla presenza dei convitti gli alunni dei piccoli paesi potevano frequentare regolarmente la scuola fino al liceo. Con il passare degli anni il convitto è ancora attivo e frequentato da centinaia di studenti. La struttura si presenta così: quattro piani di cui uno seminterrato.
Non solo, presente anche un parco di 10mila metri quadrati. L’edificio si sviluppa intorno a un patio centrale e nei seminterrati c’è la palestra. Al primo piano si trovano gli uffici del Rettore, le aule della scuola primaria, l’aula magna, la cucina e la sala mensa. Al secondo piano, invece, ci sono le stanze dove alloggiano gli studenti e una biblioteca con migliaia di testi e il Museo del Convitto. Al terzo piano: le aule della Scuola secondaria di primo grado. Il convitto presente al suo interno anche il museo dell’Istituto Italiano di Paleontologia Umana e la biblioteca dell’Istituto di Storia ed Arte del Lazio Meridionale (ISALM).