Il commissario Montalbano, anticipazioni puntata “Il giro di boa”
Il commissario Montalbano torna in versione restaurata in 4K su Rai 1. Il primo appuntamento è stasera 18 settembre 2023 con la puntata “Il giro di boa”. Tratto dal romanzo di Andrea Camilleri, pubblicato nel 2003 da Sellerio. Si tratta di un libro molto particolare, che lo scrittore ha aperto con delle forti dichiarazioni contro una certa parte delle forze dell’ordine, colpevole (a detta del protagonista del romanzo) di aver infangato il buon nome della Polizia nei fatti realmente accaduti al G8 di Genova (nel luglio del 2001). “Il giro di boa” è quindi un romanzo di Camilleri dai toni e temi politici, sicuramente meno leggeri rispetto alle altre sue opere legate al Commissario.
La puntata inizia con la consueta nuotata mattutina, ma stavolta è diversa. Montalbano nota il cadavere di un uomo in mare, e ben presto si scoprirà essere Ernesto Errera, un latitante calabrese. Mentre inizia le indagini sul caso, al porto di Vigata, sbarca un gruppo di extracomunitari. Fra i volti di queste persone, il commissario nota un bimbo dall’aria impaurita che lo guarda implorante. Cosa vuole comunicargli? Il piccolo sembra aver paura di una figura nota col nome di “madre”.
Il commissario Montalbano, anticipazioni replica in onda il 18 settembre 2023
La puntata de Il Commissario Montalbano di stasera prosegue con l’indagine che rivela come il piccolo migrante viene investito da un auto e muore. Salvo scopre che il caso dell’uomo in mare e del bambini sono collegati. Il commissario ha potuto ricostruire i pezzi grazie all’aiuto di Ingrid, ex amante di Errera. Salvo scopre inoltre che dietro a tutto c’è un’organizzazione criminale nordafricana che opera nella tratta ed effettua regolarmente sbarchi di bambini nelle coste siciliane. I soli minorenni vengono fatti passare per salvataggi umanitari con la complicità di elementi locali.
In questo caso, il bambino aveva provato a scappare, ma evidentemente era stato scoperto e quindi ucciso dalla stessa banda criminale. Salvo si rattrista anche perché la giovane vittima gli ricordava tanto François. Errera era il complice degli sbarchi in Sicilia. Un anno prima era stato dato per morto, e per aver alzato troppo la testa era stato punito nell’unico modo possibile: con la morte. Montalbano è inferocito dal risvolto degli eventi, ma col suo temperamento aggressivo rischia di mettere a repentaglio la sua vita.