Il coraggio di essere Franco, diretto da Angelo Bozzolini

Giovedì 3 agosto, in prima serata su Rai 3, alle ore 21,20, verrà trasmesso il docu-film Il coraggio di essere Franco, un’opera davvero significativa che documenta la vita di un musicista che non ha bisogno di presentazioni: Franco Battiato.

Si tratta di un documentario prodotto da Aut Aut Production in collaborazione con Rai Documentari e diretto da Angelo Bozzolini. La voce narrante è di Alessandro Preziosi, uomo di cinema, teatro, televisione, autore anche di musiche, premiato con il Telegatto già a partire dal 2004 per Elisa di Rivombrosa come personaggio maschile e con numerosi altri riconoscimenti per una carriera di assoluto rispetto.



Il coraggio di essere Franco: la vita e la carriera di un rivoluzionario della musica italiana

Franco Battiato se n’è andato nel 2021 ed è stato un personaggio strettamente correlato alle dinamiche culturali, con attenzione significativa per lo sviluppo del territorio, collaborando con le istituzioni come Assessore al Turismo per conto della Regione Sicilia dal 2012 al 2013.



Il progetto del docu-film di Angelo Bozzolini è stato ulteriormente impreziosito con documenti inediti e riprese assolutamente esclusive che sono state effettuate sia nella residenza milanese sia in quella di Milo, nell’isola siciliana.
Non mancano le testimonianze di personalità di grande fama, tra cui Alice, Sonia Bergamasco, Luca Madonia, Willem Dafoe, Giovanni Caccamo e il giornalista Marco Travaglio.

Una parte importante del documentario è dedicata proprio all’istituto di meditazione di Pomaia, con il regista che racconta il rapporto tra l’artista e questo luogo di pace, che andò distrutto nel 2008 e per la cui ricostruzione il maestro tenne un concerto a Cecina nel 2009. Il monaco e Battiato si erano conosciuti in un momento in cui il musicista era particolarmente attratto dal buddismo tibetano, con un’esperienza di viaggio in Nepal e con un documentario sul tema a cui aveva già collaborato.



L’ultima canzone incisa, intitolata “Torneremo ancora”, pone la spiritualità come protagonista assoluto. Il lavoro di documentazione cinematografica attinge agli archivi di famiglia, grazie ai racconti formulati da Cristina, nipote del maestro, al materiale raccolto dalla Universal Music, dalla cineteca di Bologna e dalle riprese inedite. Vengono inoltre riportati documenti autografi, con foto esclusive, per la fedele ricostruzione della vita di un artista di altissima caratura che ha scritto la storia della musica.