È Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, il politico ideale degli italiani e che più li ha convinti nella gestione dell’emergenza Coronavirus nel nostro Paese: è quanto rivela un sondaggio condotto da “Winpoll” per il quotidiano specializzato in economia e finanza “Il Sole 24 Ore”, in base al quale il 54% degli intervistati ha indicato nel governatore della Lega l’homo novus del Belpaese, colui che più si è distinto in questa crisi senza precedenti. Per rendere l’idea del suo successo, basta analizzare le percentuali assegnate dai nostri connazionali agli altri politici in classifica: 32% delle preferenze per il premier Giuseppe Conte, seguito dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella (29%), Giorgia Meloni (29%), Stefano Bonaccini (29%) e De Luca (25%), con Matteo Renzi fanalino di coda (6%). L’altro Matteo (Salvini), invece, è fermo al 21% e questa discrepanza con Zaia ha fatto pensare alla possibilità di un cambio di leadership all’interno del partito del Carroccio…



LUCA ZAIA: FUTURO DA PREMIER?

Per giunta, il profilo di Luca Zaia non è sfuggito neppure allo sguardo sempre attento del “Financial Times”, che ha scritto sulle sue colonne che il governatore del Veneto è da ritenersi l’astro nascente della Lega, tanto da poter insidiare il posto di Matteo Salvini. Il diretto interessato, però, nell’ambito di un’intervista concessa al quotidiano “La Repubblica”, ha dichiarato: “Non sono minimamente interessato a un progetto nazionale. Gli amministratori alle prese col Covid-19 sono cresciuti tutti nel gradimento. Anche Conte. Salvini geloso? Ma no, dai. Io sono un amministratore, mi occupo della mia Regione”. Le sue parole successive, però, non escludono uno scenario ancor più prestigioso: la poltrona da premier a Palazzo Chigi.“Se cade il Governo non c’è il Governissimo, ma le elezioni. E spero che ci facciano votare a luglio in Veneto, in caso contrario è una sospensione della democrazia. Io presidente del Consiglio? In Italia la premiership che sognano i cittadini, il problem solver tipo Merkel, la Costituzione non lo permette. A me interessa curare le persone e far ripartire il Veneto: abbiamo perso 50mila posti di lavoro, 35mila solo nel turismo”. Non una conferma, ma neppure una smentita…

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