Servizio pubblico è anche stimolare politica e istituzioni, oltre che il confronto. Lo fa bene allora “Il corpo dell’amore”, una serie di quattro piccoli film che ha come protagonisti persone con una disabilità motoria o cognitiva alle prese con le gioie e i dolori della libertà sessuale. Il programma rompe un vero tabù del servizio pubblico affrontando con estrema delicatezza un tema di attualità. Si parte da Giorgio, affetto dalla sindrome di Williams e per questo gravemente disabile. Sua madre Patrizia non solo deve assisterlo, ma anche comprenderne le esigenze, anche quelle sessuali. La grande sfida di questo programma, che ha Enrica Bonaccorti come voce narrante, è non cadere nella retorica, ma raccontare la “normalità” di una vita fatta di difficoltà, perché nonostante la disabilità si è uguali a tutti gli altri. Si parla dunque di sesso e disabilità senza vergogna, ma con eleganza e delicatezza. I temi sono forti, ma mai trattati con volgarità, perché del resto si parla di ricerca della felicità e dell’amore superando barriere e aspettative.
IL CORPO DELL’AMORE CONTRO IL TABÙ SESSO E DISABILITÀ
Nel caso di Giorgio, protagonista del primo film di “Il corpo dell’amore”, la mamma riflette sull’idea di rivolgersi ad una prostituta, ma soprattutto si interroga sulla correttezza di far avere un rapporto al figlio con una donna che vende il suo corpo. Nel Nord Europa la questione è stata superata con l’introduzione del sex working: ci sono assistenti sessuali che supportano e assistono le persone diversamente abili nel vivere la loro intimità e le loro emozioni sessuali. Su questo in Italia non c’è ancora una legge. Quella presentata da Sergio Lo Giudice (Pd) nel 2014 non è mai stata calendarizzata, ora la materia è nelle mani del Movimento 5 Stelle. Intanto in Italia è nata LoveGiver, che organizza corsi di formazione con relativo tirocinio per OEAS (Operatore all’emotività all’affettività e alla sessualità). Hanno il compito di guidare i disabili nella loro sfera più intima, niente a che vedere col sesso nudo e crudo, “meccanico”, e questo perché devono essere in grado di sperimentare l’affetto e il sesso in modo armonico. Il “corpo dell’amore” è dunque il racconto di questa ricerca della felicità quando si ha a che fare con delle disabilità che rendono tutto un po’ più complicato.
#IlCorpodellAmore, quattro storie alla ricerca della felicità e dell’amore oltre ogni barriera.
Rivedi la prima puntata ⬇️ https://t.co/4BwZycMuV5— Rai3 (@RaiTre) 1 giugno 2019