C’è una nuova teoria riguardante il covid che associa direttamente il virus del 2020 alla Russia di Putin. Come riferito da Dagospia, citando un canale Telegram di controinformazione russa, a diffondere il virus sarebbe stato proprio il Cremlino per affossare l’economica cinese. Nel dettaglio, il ceppo originario del covid non sarebbe stato creato dai cinesi nell’Istituto di virologia di Wuhan, bensì dai russi nel laboratorio del Vector State Scientific Center for Virology and Biotechnology in Russia.
A sganciare la bomba è “General SVR”, che rivendica di essere in possesso di informazioni scottanti sul Cremlino: si tratta di un gruppo di Telegram gestito da un ex generale dei servizi segreti esteri russi noto come “Viktor Mikhailovich”, e che è solito raccontare antefatti e sviluppi riguardanti Mosca. Come sottolinea Dagospia: “Non sappiamo se la fonte dell’informazione è attendibile, possiamo però dire che fino ad oggi non solo le notizie del canale sono state rilanciate dalla stampa internazionale, ma anche che alcune si sono poi rilevate vere”, di conseguenza si tratta di un canale che non sembra così propenso a fake news.
COVID DIFFUSO DALLA RUSSIA IN CINA: LA TEORIA COMPLOTTISTICA CHE CIRCOLA SU TELEGRAM
Gli eventi a cui si riferisce il canale Telegram risalgono fra la fine del 2018 e l’inizio del 2019, periodo in cui le relazioni fra Russia e Cina si sono molto intensificate. In quel periodo furono contrabbandate in Russia, dalla Cina, enormi quantità di droghe sintetiche prodotte dai cinesi: parte delle forniture, si legge su Dagospia, erano state concordate dai due paesi e viaggiavano sotto l’occhio vigile dell’FSB, il servizio segreto russo, sbarcando in Europa ma anche in Africa, in Sudamerica e alcuni ex paesi satellite dell’Unione Sovietica.
Parte delle droghe, però, sono entrate in Russia senza approvazione ed hanno portato a tossicodipendenza, anche fra i più giovani, con conseguente aumento della mortalità. La Russia ha quindi cercato di convincere la Cina a bloccare il contrabbando, ottenendo solo false promesse, e come ritorsione il Cremlino ha deciso di vendicarsi mettendo in atto un piano diabolico: con la partecipazione dell’Iran, è stato introdotto il covid prodotto in Russia nel laboratorio di Wuhan, per poi contagiare due dipendenti dello stesso laboratorio e dare il là alla pandemia giunta fino ai giorni nostri.