A poco più di quattro anni dal primo caso di covid individuato in Italia, con il ‘famoso’ paziente zero di Codogno, la comunità scientifica non è ancora riuscita a darsi e a dare una spiegazione credibile sull’origine del virus che ha gettato il mondo in una difficile pandemia. Molte le tesi per cui sarebbe stato creato in laboratorio, in quel di Wuhan, quasi sempre smentite o negate, ma senza contro tesi a supporto della smentita.



Nonostante questo, però, pochi organi indipendenti hanno continuato ad indagare sull’origine del covid, con particolare attenzione nei confronti dell’ipotesi della creazione in laboratorio. Il Wall Street Journal ha deciso, dunque, di mettere in fila tutte le prove possibili sull’origine del virus che ha sconvolto il mondo, a partire da un progetto di cui si parlò a partire dal 2018, nel quale dei team di virologi americani e cinesi chiesero 14 milioni di dollari al Pentagono per manipolare i virus della famiglia SARS-CoV-1, già legati ad un’epidemia nel 2002. L’obiettivo, almeno dichiarato, non era quello di creare in laboratorio un virus come il covid che infettasse l’umanità, ma prevenire nuove epidemie sui pipistrelli al fine di evitare infezioni tra i soldati nella regione asiatica.



Covid creato in laboratorio: la strana struttura di SARs-CoV-19

Il progetto, forse legato alla creazione del covid in laboratorio, si chiamava DEFUSE e tra gli obiettivi vi era quello di ingegnerizzare SARS-CoV-1 inserendovi il sito di clivaggio della furina, ovvero ciò che permise il salto tra pipistrelli e uomo. Il progetto, almeno da punto di vista americano, non venne mai portato a termine perché non furono riconosciuti i finanziamenti, ma secondo il Wall Street Journal non si può escludere completamente che i ricercatori cinesi di Wuhan siano riusciti ad ottenerli dal governo di Pechino.



Ad avvalorare la tesi che il covid potrebbe essere stato creato in laboratorio, sempre secondo le prove ottenute dal Wall Street Journal, ci sarebbe la struttura dello stesso virus. Il sito di clivaggio, infatti, è una caratteristica unica del coronavirus pandemico, mai trovato in nessun altro dei 1.500 SARs-CoV analizzati. Similmente, il virus pandemico possiede un codone di proteine, anche questo caratteristica mai riscontrata negli altri virus della famiglia, nonché il metodo prediletto dai virus per contagiare gli umani. Insomma, secondo il Wall Street Journal le prove a sostegno della creazione del covid in laboratorio sono parecchie, credibili e coerenti, rimane solo da capire se sia uscito volontariamente o erroneamente dal laboratorio di Wuhan.