Il crac Lehman Brothers è conosciuto come il più grande fallimento bancario della storia, un evento che 16 anni fa, a settembre 2008 ha dato via alla grande crisi che ha poi cambiato profondamente l’economia a livello internazionale definendo una nuova epoca. Il crollo di quello che era il quarto istituto di credito più importante in America, dovuto principalmente alle concessioni dei cosiddetti mutui subprime, prestiti erogati anche senza le dovute garanzie finanziarie richieste, si è rivelato poi una vera e propria catastrofe, che ha trascinato inevitabilmente migliaia di altre società nel baratro, per gli stessi motivi di insolvenza.



Gli economisti concordano nell’affermare che la recessione globale è partita proprio da quel momento, anche perchè le conseguenze furono terribili con pesanti ripercussioni non solo sugli investitori e aziende collegate, ma anche sui cittadini, visto che il crac Lehman comportò la perdita di circa 30milioni di posti di lavoro. Lo storico annuncio ufficiale della bancarotta venne dato dall’ufficio stampa della società finanziaria la notte del 15 settembre, il debito totale ammontava a 613miliardi di dollari.



Crac Lehman Brothers, le cause del fallimento della banca considerata “Too big to fail”

La storia del crac Lehman Brothers inizia molto tempo prima dell’annuncio di fallimento, perchè come è stato poi evidente, gli alti interessi sui mutui subprime, applicati appositamente per il livello di rischio, non potevano andare a colmare l’enorme buco provocato dalle insolvenze di clienti ai quali era stato concesso un prestito ma che erano in molti casi completamente nullatenenti. Anche le famiglie con un lavoro ed un reddito garantito, smisero ad un certo punto di pagare le rate, perchè il prezzo diventava sempre più alto ed insostenibile, soprattutto dopo l’ulteriore rialzo dei tassi da parte della Fed Usa.



Le banche conoscevano già il rischio che questa situazione poteva comportare, tuttavia la Lehman Brothers sembrava restare solida, perchè aveva la fama di essere “Too big to fail“, cioè troppo grande per poter fallire. La bancarotta invece, oltre ad essere stata uno degli eventi che principalmente hanno modificato l’economia moderna, ha anche fatto crollare la fiducia generale nei confronti degli istituti di credito, anche quelli più importanti. Quel momento infatti, è stato la dimostrazione che in molti casi non si può fare affidamento sulla “fama” della solidità finanziaria dei gruppi bancari. Casi simili infatti si sono poi ripetuti negli anni ad esempio con i recenti fallimenti della Silicon Valley Bank e poi Credit Suisse.