Nella fossa dei Leoni, quelli dello scudo del fedele Re Riccardo ma anche quelli della fossa di Daniele, il coraggioso e confidente in Dio che dinnanzi alla scelta, tra piegare il capo e giurare sul tiranno e la fedeltà a Dio, si fidò di quest’ultimo.

Coloro che “proclamarono la verità e l’amore vennero perseguitati e pagarono con la propria vita la loro opposizione”. E anche oggi, lo dice il Papa nel suo primo giorno di viaggio in Gran Bretagna, “mentre riflettiamo sui moniti dell’estremismo ateo del XX Secolo , non possiamo mai dimenticare come l’esclusione di Dio, della religione e della virtù dalla vita pubblica conduce in ultima analisi a una visione monca dell’uomo e della società, e pertanto ha una visione riduttiva della persona e del suo destino”.

Il Papa non ha evitato di parlare con sincerità e denunciare con forza ancora una volta non solo il male della pedofilia ma anche la via personale e comunitaria per uscirne…

Insomma, questo viaggio sarà un crescendo splendido di attenzioni e preghiere, messaggi forti e dolcezza, sincerità e accoglienza reciproca. Non a caso fin da ieri il Times elogiava il coraggio del Papa e i bookmakers londinesi scommettevano sul grande successo del viaggio di Benedetto XVI. Insomma, vuoi vedere che nel Paese del relativismo e laicismo anticattolico, laddove Malacoda si stiracchia notte e dì, si sta compiendo un miracolo stupefacente?

 

Avrebbe detto Chesterton: ”L’intero mondo moderno desidera con ardore un giornalismo veramente sensazionalistico… ma nell’animale raziocinante è insorto un più spaventoso pericolo, ossia che possa fallire per la previsione del suo fallimento”.

Ah, poveri leoni della stampa anglosassone…