Il figlio di Kociss, diretto da Douglas Sirk
Nel pomeriggio di domenica 20 ottobre, su Rete 4, andrà in onda Il figlio di Kociss, che sarà trasmesso alle 17:10. Si tratta di un film western del 1954 diretto dal regista Douglas Sirk, massimo esponente del “white melodrama” con capolavori come Magnifica ossessione, Come le foglie al vento, Secondo amore e molti altri, ma che si cimentò spesso anche nel westerm. Fu colui che scoprì il protagonista di questo film, Rock Hudson con cui girò moltissime pellicole, tra cui quelle citate.
Tazan, son of Cochise, questo è il titolo originale della pellicola, è il sequel di un altro film, Kociss, l’eroe indiano (The Battle of Apache), diretto dal regista George Sherman. Fra gli attori, oltre al protagonista, troviamo Barbara Rush, che è Oona, Jeff Chandler, che è Kociss, presente anche nel film precedente, Barbara Burck, Gregg Palmer, Rex Reason. Il film Il figlio di Kociss è prodotto dalla casa di produzione Universal – International Pictures ed è girato in Technicolor.
La trama de Il figlio di Kociss: fratelli coltelli
Ne Il figlio di Kociss, dopo aver preso il posto del padre, capo tribù Apache, suo figlio Taza vorrebbe mantenere un periodo di pace, ma suo fratello ha altre mire: organizzare un esercito per sconfiggere i bianchi.
Naice, infatti, questo è il nome dell’altro figlio del compianto capo tribù, cela un animo profondamente bellicoso e guerrafondaio, che lo porta ad allearsi con il temibile indiano pellerossa Geronimo. Riuscirà Taza a prevalere?
La trama parte da una fonte storica, ma viene poi abbondantemente romanzata: infatti, la lite e i contrasti tra i due fratelli non ci furono mai, e quello sotto il comando dell’Indiano Pellerossa Taza fu un periodo di pace.
I documenti storici ufficiali, infatti, raccontano di un regno pacifista e sereno, nonostante fosse stato breve per della morte improvvisa e prematura del capo tribù, a causa di una grave malattia.
In base alle fonti, solo molti anni dopo il fratello si unirà a Geronimo: l’obiettivo dei due Pellerossa, sfiniti, fu quello di mettere fine alle continue vessazioni dei visi pallidi.