Oggi 15 agosto 2024 verrà trasmesso su Rete 4 “Il fuggitivo”, film tratto dalla storia vera dell’efferato omicidio di Marilyn Sheppard. Uscito nel 1993 è stato diretto da Andrew Davis, con un cast fenomenale composto da Harrison Ford e Tommy Lee Jones. La trama è tutt’altro che spensierata, dato che tratta di uno dei casi di cronaca più intricati della storia, dal quale nacque anche una serie tv a metà degli anni ’60, intitolata “Il fuggiasco”. Il tutto ripercorre un crimine avvenuto in Ohio nel 1954, quando il medico Sam Sheppard fu accusato di aver ucciso la moglie Marilyn. Il caso sconvolse l’opinione pubblica, soprattutto perché il protagonista è stato un chirurgo rinomato della regione, con una vita apparentemente perfetta.
Un giorno – come ha raccontato Sheppard durante l’interrogatorio e come si vede nel film Il fuggitivo – ha sentito delle urla provenire dal piano di sopra, dove dormiva la moglie. Qui, vede uno sconosciuto dai folti capelli – “cespugliosi” dice lui – con il quale incomincia una colluttazione piuttosto violenta. Intanto, sul letto, giace la moglie Marilyn senza vita colpita alla testa con un oggetto appuntito per ben trenta volte. Tutto si ricopre di sangue: letto, lenzuola, mobili e cuscino, ma allo stesso tempo pare strano che il figlio che dormiva nella camera accanto a quella dei genitori, non viene svegliato dalle urla della rissa. Quando arriva la polizia, però, come raccontato ne Il fuggitivo, ci sono altri tasselli che non combaciano. Uno fra tutti, l’arma del delitto che non si trova. A quanto si evince dai colpi subiti dalla vittima, si trattava di un corpo contundente, eppure nessuna traccia di coltelli o altri oggetti che possano averla uccisa.
Il fuggitivo storia vera: l’accusa, il processo e l’arrivo di Paul Kirk. Cadono tutte le certezze
Il fuggitivo racconta della storia vera dell’omicidio Sheppard, quando la polizia non riesce nemmeno a trovare le prove di una presenza estranea in casa, elemento che porta subito alla luce il sospetto sul marito e su un omicidio architettato ad hoc – ma non troppo – con un racconto che proprio non sta in piedi. Oltretutto, le prove non convincono: sebbene cassetti e armadi risultino aperti e svuotati del loro contenuto, non c’è stato segno di uno scassinamento su nessuna finestra. Insomma, tutto fa pensare ad una storia completamente diversa da quella narrata dal marito Sam Sheppard (Ne Il fuggitivo interpretato da Richard Kimble). In effetti, gli anni successivi vedono infinite indagini volte a capire cosa sia successo davvero quella notte e fuoriescono retroscena inquietanti sul rapporto di coppia della vittima col marito. I due pare fossero costantemente in conflitto, con gelosie, violenze e tradimenti da parte di lui. Stranamente, però, la famiglia del medico nega tutto, raccontando di un clima pacifico e pieno di armonia.
Un mese dopo, però, come ripreso nel film Il fuggitivo, il medico fu accusato definitivamente di omicidio, con un clamore incredibile dell’unione pubblica, specialmente dopo la scoperta su Marilyn, che era incinta prima del decesso. Nel corso del tempo, spuntano le amanti dell’uomo e crollano gli alibi che lo avevano tenuto in bilico tra la figura della vittima e del colpevole. Uno fra questi, il collarino ortopedico che era solito portare dopo la presunta colluttazione, scoperto poi essere solo un modo per avvalere la sua tesi traballante. A ribaltare tutte le certezze fu però Paul Kirk, avvocato del medico che non convinto dell’esito del processo decide di fare esami più approfonditi sul luogo del delitto. Ed è qui che la situazione si rovescia. Spunta infatti un nuovo gruppo sanguigno che non appartiene ai Sheppard, e viene fuori la certezza che l’aggressore fosse mancino (cosa che il medico Sam non era). In più, si scopre che in camera c’era una finestrella, raggiungibile da chiunque e dotata di un’ampiezza tale da far entrare qualsiasi corpo umano. Ebbene, Sam Sheppard venne assolto, anche se oltre a lui non è stato poi individuato nessun possibile colpevole.