Cinquanta anni fa, il 14 luglio del 1958, il re dell’Iraq Faisal II veniva assassinato con tutta la sua famiglia. L’autore del colpo di Stato, il generale Kassem, diventava così capo della neo dichiarata repubblica. Kassem veniva a sua volta giustiziato nel 1963, dopo un colpo di Stato del partito socialista Ba’ath. Come nel precedente, anche in questo putsch vi furono migliaia di morti. Il Ba’ath fu poi allontanato dal potere da un colpo di mano dei militari, a loro volta estromessi da un nuovo colpo di Stato del Ba’ath nel 1968. Comincia a porsi in luce un personaggio che dominerà per parecchi anni la scena irachena e non solo, Saddam Hussein, che diventerà presidente della repubblica nel 1973.
Con l’assassinio di Faisal cessava il regno dell’Iraq e terminava il disegno inglese di un Medio Oriente unificato sotto la dinastia hashemita e il controllo britannico. Il capo degli hashemiti, che si dichiarano discendenti diretti di Maometto, all’inizio della Prima Guerra mondiale era Hussein, sceriffo della Mecca, che venne convinto a guidare la rivolta araba contro l’Impero ottomano, con la promessa di governare l’intera regione. Nella rivolta, Hussein ebbe al suo fianco da un personaggio divenuto poi famoso: Thomas Edward Lawrence, meglio conosciuto come Lawrence d’Arabia, tenente colonnello dell’esercito inglese e noto scrittore, oltre che agente segreto e archeologo. Le sue imprese hanno ispirato nel 1962 un film di grande successo.
Nel 1917, Hussein si proclamò re dell’Higiaz, la regione in cui si trovano le città sante di Mecca e Medina, che governò fino al 1924, quando fu cacciato da Ibn Saud, suo antico rivale e che unificherà la penisola araba sotto il suo regno, dando vita alla Arabia Saudita.
Alla fine della guerra, la Gran Bretagna si rese conto di non essere l’unica ad avere progetti sull’area e così, nonostante le promesse fatte agli arabi, addivenne a un accordo con la Francia per la divisione della regione, posta sotto mandato dall’Onu. Alla Francia spettarono Libano e Siria. Di quest’ultima, però, era diventato nel frattempo re uno dei figli di Hussein, Faisal che, cacciato dai francesi, ebbe dagli inglesi, come ricompensa, l’appena costituito Iraq, nato dall’unione delle province di Mossul, Bagdad e Bassora. Nello stesso anno, il 1921, un altro figlio di Hussein, Abdullah, divenne re di Transgiordania, poi Giordania.
Come già detto, il ramo iracheno della dinastia hashemita finì cruentamente con l’uccisione di Faisal II, nipote di Faisal I. Il nipote del primo re di Giordania, Abdullah II, è l’ultimo regnante di questa dinastia e rappresenta, come il padre e il nonno (assassinato da un fanatico mussulmano), un punto di equilibrio nell’intricatissima situazione mediorientale. E, sia pure sommessamente, non rinuncia a mantenere, per la sua dinastia, un’ipoteca sul possibile ritorno a regnare in Iraq e in Higiaz.