In un precedente articolo facevo la previsione, per la verità molto facile, di una elezione presidenziale non semplice e la bagarre sembra già iniziata. Come ormai da copione, la partenza è avvenuta su Facebook, dove una partecipante al circo Santoro – Travaglio, Giulia Innocenzi, è stata insultata per avere affermato sulla sua pagina di essere “sempre più convinta del fatto che l’unica soluzione sia un Napolitano bis.



Ciò che è interessante non è l’opinione personale di una giovane giornalista della sinistra radicaleggiante, né il coro di aggressive critiche che l’ha subissata, ma la autocorrezione della ragazza, che risponde: “Anch’io sognerei un Presidente della Repubblica eletto da Pd e M5S, ma al momento l’opzione più probabile sarà Pd + Pdl.” Aggiungendo, orrore, che “ il prossimo Presidente potrà formare il governo, garantire immunità a vita a B o indire le elezioni.



Insomma per la giovane giornalista, Napolitano rappresenta l’usato sicuro, cosa probabilmente condivisa da molti, anche fuori della sinistra, ma evidentemente non dai pasdaran antiberlusconi. Tra questi, penso che vada a tutti gli effetti incluso il segretario pro tempore del PD. Quali i loro probabili candidati?

Un nome è già spuntato, sempre su Facebook, ed è quello di Emma Bonino, per la quale è stata lanciata una petizione su change.org, un sito internazionale nato negli USA per raccogliere petizioni, con milioni di aderenti in tutto il mondo, così dicono, ma non so quanti in Italia. Comunque, il sito afferma che sono già arrivate più di 5800 firme sulle 50000 necessarie, con dichiarazioni favorevoli di personaggi importanti, e vengono citati Paolo Mieli, Bova, Gassman, Tognazzi e compagnia.



Credo difficile anche per i succitati pasdaran del PD pensare di potersi appropriare anche della Presidenza della Repubblica e un personaggio, senza dubbio “forte”, come la Bonino potrebbe rappresentare una soluzione accettabile e un’ipoteca elettorale sui radicali, utile nel caso di prossime elezioni nelle quali il PD avrà bisogno di raccogliere voti ovunque.

Emma Bonino riceverebbe probabilmente parecchi voti da Scelta Civica e anche dal PdL, ricordando che un attestato di stima le era pervenuto da Berlusconi in persona che, con il suo primo governo, la nominò commissario europeo per gli aiuti umanitari, la politica dei consumatori e la pesca. Più difficile capire l’orientamento di Grillo: la Bonino è una donna, cosa che la favorisce decisamente, ma non si può dire che sia una novità, anche se si differenzia almeno un po’ dagli altri tanto detestati politici.

Il maggior ostacolo potrebbe venire proprio dalla Bonino che, nello scorso dicembre, annunciava il proposito di non candidarsi alle politiche e dichiarava la sua amarezza per il fatto che “con tutte le nostre battaglie, e anche con i nostri risultati, continuiamo ad essere 1200 iscritti in tutta Italia.” Infatti, nel 2008 era stata eletta nelle liste del PD. Tuttavia, aggiungeva che se a fronte dell’offerta radicale “una domanda c’è, chiedo che si espliciti, che si faccia viva.” A quanto pare, almeno una petizione c’è.

Rimarrebbe quindi l’opposizione dei cattolici nei vari schieramenti per le posizioni aggressivamente abortiste della Bonino, opposizione che potrebbe favorire l’apparizione di un deus ex machina da lungo tempo in attesa: il “cattolico adulto” Romano Prodi. Un nome senza dubbio gradito a tutta l’area della sinistra, se non altro perché l’unico che ha battuto Berlusconi per due volte in passato, ma proprio per questo indigeribile per il centrodestra. Né parrebbe un nome particolarmente appetibile per Scelta Civica e, soprattutto, per i grillini.

Soddisferebbe l’area cattolica? Senz’altro quella da cui proviene, ma avrebbe contro tutti quei cattolici irritati dalla supponenza di quella qualifica di adulto, che presuppone l’infantilismo degli altri, e che non gli perdonano la freddezza dimostrata da Presidente della Commissione europea di fronte all’espulsione di ogni riferimento alle radici cristiane dai sacri testi dell’UE.

Via in discesa per Emma, allora? Nel nostro Paese ormai nulla è prevedibile, ma diciamo che una candidatura della Bonino avrebbe discrete probabilità. Anche tra i cattolici, a giudicare da un’Ansa del 30 marzo, in cui Adriana Poli Bortone, Presidente di Grande Sud e non schierata con Prodi, ne sostiene la candidatura da donna e da cattolica.