C’è un vero e proprio galateo del Natale, ovvero, un metodo preciso su come apparecchiare le nostre tavole in vista del cenone di questa sera, la Vigilia di Natale, ma anche del pranzo di domani e quello di Santo Stefano. Negli ultimi anni sono sempre di più gli italiani che apparecchiano delle tavole sontuose durante i giorni di festa: ma seguiranno le regole del Galateo del Natale? Scopriamolo insieme seguendo i consigli di Monica Iotti, grande esperta di galateo, che è stata intervistata per l’occasione da Cook del Corriere della Sera.



Si comincia dalla base, ovvero dal mollettone che si utilizza per evitare di rovinare il tavolo, soprattutto se lo stesso è realizzato in qualche legno pregiato. Subito sopra andrà la tovaglia e è in questo caso, secondo l’esperta, deve essere “rigorosamente in tinta unita”, possibilmente se di colore bianco o avorio.



GALATEO NATALE, LA DISTANZA FRA I COMMENSALI E IL SEGNAPOSTO

Sono comunque ammesse delle lavorazioni, come ricami e orli, ma anche dei pizzi, e deve essere stirata e cadere per circa 30-40 centimetri, quindi non deve essere ne troppo su misura, ma nemmeno troppo abbondante. I tovaglioli devono essere coordinati, piegati a rettangolo a sinistra del piatto, subito dopo le forchette, ma se manca spazio si possono mettere anche al centro.

Fra i commensali è bene inoltre mantenere una distanza di almeno 40 centimetri, e se a cena o a pranzo abbiamo tanti ospiti (più di 8), il galateo del Natale, ma è una regola che vale sempre, prevede che vi siano i segnaposto con un cartoncino scritto a mano. In questo caso ci si può sbizzarrire, magari con dei disegni natalizi, qualche decoro e qualcosa di divertente. Gradito anche un centrotavola, e anche in questo caso un bel decoro natalizio ci calza alla perfezione ma basta che i fiori siano abbinati alle stoviglie e che non abbia un’altezza troppo elevata. Inoltre, le candele si possono mettere solo a cena.



GALATEO NATALE, OCCHIO AI PIATTI…

Per quanto riguarda i piatti, il galateo del Natale prevede che si comincerà ovviamente dal sottopiatto, che va bene anche in vetro, ma mai in plastica. Quindi vanno posizionati gli altri piatti, ma se la prima portata è un antipasto bisognerà mette il piatto apposito su quello piano, solo nel caso in cui gli antipasti vengono serviti su un vassoio a tavola. Si può anche mettere il piattino per il pane a sinistra ma sono ammessi anche i cestini del pane.

Le posate devono essere sistemate in questo modo: a sinistra le forchette, a parte quella per pulire lumache, aragoste o ostriche, che si mette a destra. A destra troveremo anche i coltelli, quindi il cucchiaio da ministra, mentre in alto ci saranno le posate per il dolce messe orizzontali. Infine i bicchieri, che si mettono in alto a destra, a cominciare da quello per l’acqua e possibilmente due bicchieri da vino diversi per bianco e rosso. Previsto il flute in caso dovesse esserci dello champagne.