Il generale Dalla Chiesa

racconta una storia, ma allo stesso fornisce un motivo di commozione immensa per un pubblico che non può non rendersi conto di trovarsi di fronte a personaggi di straordinario impatto e realmente esistiti. Carlo Alberto Dalla Chiesa fu un vero eroe, troppo spesso dimenticato purtroppo ma che lottò per il nostro paese dimostrando un attaccamento incredibile e un coraggio che solo i grandissimi possiedono. Il film ci racconta bene la sua storia e si possono tralasciare i limiti della regia televisiva perché il messaggio è veramente molto importante e intenso tanto da catturare totalmente la nostra attenzione. Il generale Dalla Chiesa va in onda in prima serata su Canale 5, clicca qui per seguirlo in diretta streaming su MediasetPlay.



Il Generale Dalla Chiesa, curiosità

Il Generale Dalla Chiesa‘ fu all’inizio una mini-serie in due puntate ma Canale 5 propone al suo pubblico un’unica serata commemorativa nel giorno della morte del Carabiniere.
La replica merita la visione per aiutare tutti quanti a capire come nel nome del nostro Paese siano morte persone ancora oggi e per sempre degne della nostra ammirazione e della commemorazione delle loro gesta e dei loro sacrifici. Il film fu diretto da un grande cineasta italiano, nato però a Parigi, Giorgio Capitani, che ha lasciato dietro di sé tracce meravigliose nel cinema di Cinecittà.



Lo ricordiamo quindi per il kolossal del 1964 ‘Ercole, Sansone, Maciste e Ursus gli invincibili ‘, per ‘Che notte, ragazzi!’, due anni dopo, film nel quale il protagonista fu Philippe Loroy, per la commedia ‘Bruciati da cocente passione’, con Cochi Ponzoni, Aldo Maccione, Catherine Spaak, poi passato alla Tv dove ha diretto misi-serie di grande successo come ‘Enrico Mattei – L’uomo che guardava al futuro’, ‘Papa Giovanni – Ioannes XXIII’, ‘Papa Luciani – Il sorriso di Dio’, ‘Callas e Onassis’, ‘Edda’, biografia su Edda Ciano, figlia di Benito Mussolini e moglie del Conte Ciano, una donna di grande carattere che ha saputo lasciare un ricordo diverso nell’Italia fascista pur essendo figlia del Duce e sposa di uno dei gerarchi maggiori.



Il Generale Dalla Chiesa, film con Giancarlo Giannini

Il Generale Dalla Chiesa

va in onda su Canale 5 nel prime time di oggi, 3 settembre 2021, alle ore 21,30. Questi è un film biografico sulla figura per molti aspetti eroica del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa ucciso proprio dalla mafia collusa con i poteri corrotti dello Stato il 3 settembre 1982, una data tristissima per la giustizia del nostro paese.

Nel cast di ‘Il Generale Dalla Chiesa’, nel ruolo principale troviamo Giancarlo Giannini, occorreva un attore di caratura davvero superiore per rendere al meglio le sfumature del carattere di un grande militare come Dalla Chiesa, uomo complesso, padre di famiglia, tra i suoi figli la nota presentatrice televisiva Rita Dalla Chiesa, mentre il ruolo di Dora Fabbo Dalla Chiesa, prima delle due mogli sposate dal Generale, fu affidato a Stefania Sandrelli, Rita è Milena Mancini (attrice cresciuta nel cinema adolescenziale con pellicole come ‘Scusa ma ti voglio sposare’, ‘Sole cuore amore’, ‘La terra dell’abbastanza’), un cast all’altezza delle aspettative della produzione.

Il Generale Dalla Chiesa, la trama del film

La vita del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa è piuttosto complessa anche nella narrazione di una trama cinematografica.
La sua carriera militare inizia nell’esercito fascista, ma sin da giovane, gli ideali di stato democratico e libero, da tutelare anche nell’esercito, erano molto forti nel soldato che decise la diserzione per poi arruolarsi nelle brigate partigiane.

Il momento della diserzione è fondamentale perché segna la vita di un uomo che si voterà alla democrazia, una figura per molti aspetti anomala in contesti militari nei quali l’assolutismo politico rispecchia certe fazioni dirigenziali dell’Esercito.

In questa ottica la vita di Dalla Chiesa militare e italiano sarà ammirevole. Da questo momento il film ripercorre tutte le tappe del Generale e dell’Uomo, sino all’omicidio, vigliacco come nello stile di certi ambienti della malavita organizzata, un Carabiniere che diviene comandante che ha visto con i suoi occhi come lo Stato corrotto dalle massonerie occulte può abbandonare gli uomini di legge, una sensazione che sentirà forte sia durante il sequestro Moro che nel suo supporto all’antimafia.