Il Giornale” sta per subire una variazione di proprietà. Il quotidiano fondato nel 1974 a Milano da Indro Montanelli dovrebbe passare dalla famiglia Berlusconi alla famiglia Angelucci. A comunicarlo è stato il vicedirettore della stessa testata, Nicola Porro, per mezzo di un cinguettio su Twitter. L’operazione, si legge sul “Corriere della Sera”,  prevede “la cessione dell’intero pacchetto azionario: la quota in capo a Paolo Berlusconi (71,5%), fratello dell’ex presidente del Consiglio, che avrebbe già firmato l’accordo, quella detenuta dalla Mondadori (18,4%) presieduta dalla figlia del Cavaliere, Marina Berlusconi, e quella della famiglia Amodei (9,9%), concessionaria di pubblicità”.



La trattativa tra le famiglie Berlusconi e Angelucci per il passaggio di proprietà de “Il Giornale” sembra che andasse avanti da molti mesi, anche se l’operazione non sembra essere stata ancora conclusa. Paolo Berlusconi, all’Adnkronos, aveva annunciato, in tempi non sospetti: “Il Giornale sarà venduto, se sarà venduto, nei prossimi mesi con un passaggio delle azioni. Ad oggi non ci sono ancora passaggi”.



“IL GIORNALE” CAMBIA PROPRIETÀ: FAMIGLIA BERLUSCONI PRONTA A VENDERLO A FAMIGLIA ANGELUCCI

Per ciò che riguarda i dettagli finanziari dell’operazione di vendita delle azioni de “Il Giornale”, essi non sono ancora emersi, ma sono legati a doppio filo anche alle perdite che emergeranno dal bilancio. Secondo il “CorSera”, sarebbe stato proprio il deterioramento dei conti a convincere “i fratelli Berlusconi, a lungo restii a cedere la testata creata da loro e alla quale sono molto affezionati, a vendere agli Angelucci, già editori dei quotidiani Il Tempo e Libero, che di recente hanno ceduto alcune testate locali, Corriere dell’Umbria, Corriere di Siena, Corriere di Arezzo e Corriere della Maremma, e sembrano puntare a un rafforzamento sulla piazza milanese”.



Secondo i dati Ads, a ottobre 2022 “Il Giornale” ha diffuso una media di 32.027 copie tra cartaceo e digitale, con una diminuzione del 10,2% rispetto a un anno prima. Il “Corriere della Sera” conclude ricordando che la famiglia Angelucci – che fa capo al 78enne Antonio, ex parlamentare di Forza Italia e oggi rieletto con la Lega – ha interessi nella sanità privata e ha costituito la Fondazione San Raffaele. Antonio Angelucci venne “condannato in primo grado a un anno e 4 mesi per falso e tentata truffa sui contributi pubblici percepiti tra il 2006 e il 2007 per i quotidiani Libero e Riformista ed è indagato per corruzione in un’inchiesta sulla sanità nel Lazio”.