A quarant’anni dal famoso referendum, si torna a parlare di energia nucleare. Il governo ha intenzione di fare leva sulle nuove tecnologie, complice l’acclarata dipendenza energetica dell’Italia. Come riportato dai colleghi di Libero, la maggioranza preme per una transizione energetica di quarta generazione. Già pochi giorni fa il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, aveva aperto: “Sono decisamente favorevole al nucleare, credo che al 2050 questa neutralità carbonica che dobbiamo raggiungere, la decarbonizzazione, si può raggiungere in gran parte con le energie rinnovabili, idroelettrico, fotovoltaico, eolico, geotermico, ma senza il nucleare, è la convinzione anche di tutto il tavolo del G7 ma altrettanto del G20, non si riesca a raggiungerla”.



Pichetto ha rimarcato che non si parla più del nucleare con delle centrali di vecchia generazione, considerando che con ricerca e sperimentazione si si sta andando verso centrali a fissione di quarta generazione, senza attendere la fusione che arriverà fra 50-70 anni: “Con la fissione si parla di mini centrali che danno tutta una serie di garanzie che possono essere un futuro. Questa è la posizione mia e del governo. La presidente del Consiglio Meloni un mese fa in Parlamento ha detto in modo chiaro che rimaniamo nella ricerca e nella sperimentazione, nell’ambito Paese verranno valutate successivamente”.



Governo punta al ritorno al nucleare

Nucleare promosso anche dal premier Giorgia Meloni. Intervistata venerdì dal Foglio, il premier ha spiegato: “Il nostro approccio, a differenza di quello ideologizzato di altri, è su questo fronte assolutamente laico, aperto e attento solo ai risultati pratici e ai dati oggettivi. Per esempio, non abbiamo nessuna preclusione sul nucleare, dove l’Italia è sempre stata all’avanguardia, prima sulla fissione e ora sulla fusione“. Meloni ha evidenziato: “Il dibattito è un cantiere aperto, dove la tecnologia non è il fine, ma il mezzo che possiamo usare a favore di una società più equa e sviluppata. Noi guardiamo avanti, come diceva Albert Einstein, ‘non mi preoccupo mai del futuro, arriva sempre abbastanza presto”‘.



Come riportato da Agi, le forze che sostegnono l’esecutivo hanno preparato una mozione unitaria sul tema del nucleare. Con il testo, la maggioranza impegna il governo a “valutare in quali territori al di fuori dell’Italia la produzione di energia nucleare possa soddisfare il fabbisogno nazionale di energia decarbonizzata e a valutare l’opportunità di promuovere e favorire lo sviluppo di accordi e partnership internazionali tra le società nazionali e/o partecipate pubbliche e le società che gestiscono detta produzione nucleare al fine di poter soddisfare il suddetto fabbisogno nazionale”.