L’operazione con cui Mediaset attraverso Telecinco ha messo le mani sul canale spagnolo Cuatro e sul 22% di Digital plus è passata quasi in sordina e sabato (l’operazione è stata annunciata venerdì sera a mercati chiusi) veniva inspiegabilmente relegata tra le pagine interne dei principali quotidiani economici italiani.
In realtà l’operazione rappresenta uno dei principali deal nel settore media europeo del 2009 e sicuramente una delle maggiori acquisizioni effettuate da società italiane negli ultimi dodici mesi. Ancora prima di analisi e dettagli anticipiamo subito che Mediaset ha concluso una buona operazione sotto molti punti di vista. La mossa è stata giudicata positivamente dagli investitori e dagli esperti di settore perché ha un indubbio senso strategico e perché il prezzo pagato non è eccessivo.
Già da anni Mediaset è protagonista del mercato televisivo spagnolo grazie a Telecinco, di cui detiene il 50,5%, che è per share il secondo canale iberico appena dietro ad Antena 3 posseduta, insieme ad altri azionisti, dalla famiglia De Agostini. La presenza spagnola ha dato grandi soddisfazioni alla società di Cologno Monzese visto il boom economico e i tassi di crescita a due cifre che si sono avuti quando nel resto dell’Europa occidentale ci si accontentava di incrementi ben più modesti.
Come noto la festa per Mediaset e per tutti gli altri è finita un anno mezzo fa quando la crisi economica peggiore dal ‘29 ha mostrato tutta la fragilità dell’economia di Madrid. Il mercato pubblicitario è calato di oltre il 20%; così chi stava bene si è ritrovato in serie difficoltà, mentre chi già faceva fatica si è trovato davanti una montagna di problemi insormontabili.
La situazione, già di per sé difficile, è stata acuita dalla caratteristica più distintiva del mercato televisivo spagnolo che lo rende profondamente diverso da quello italiano. Se da noi vige un quasi duopolio “sporcato” dalla presenza di Sky, in Spagna il mercato è frammentato e vede ancora la presenza di molti operatori con un singolo canale.
È una regola quasi inviolata che in un contesto di questo tipo gli operatori più piccoli e fragili per tentare di sopravvivere diminuiscano i prezzi (in questo caso il costo della pubblicità) contribuendo a rendere il settore ancora più sfidante. L’altra regola da manuale che si è rivelata valida ancora una volta e che alla fine gli stessi “piccoli e fragili” o escono dal mercato perché falliti oppure contribuiscono ad aprire una stagione di fusioni in cui i più forti assorbono gli operatori marginali.
Ci si trova così davanti a un momento molto particolare che chiunque sia interessato a quel mercato non può lasciarsi sfuggire. È tutto così vero che già da molte settimane si dice che anche Antena 3 stia studiando una fusione con il canale La Sexta.
Mediaset quindi compra dall’esangue Prisa il canale La Cuatro e il 22% della piattaforma a pagamento Digital Plus divenendo di fatto il principale operatore del mercato spagnolo. Su quest’ultimo punto, l’acquisto del 22% di Digital Plus, si potrebbe avere qualcosa da obiettare dato che si tratta pur sempre di una quota di minoranza in una società non quotata; ma molto meglio non avere il controllo e aver messo un piede nel business della tv a pagamento piuttosto che lasciare campo aperto a un’eventuale entrata di Murdoch.
In conclusione Mediaset avrà una percentuale più piccola, 41.3%, di una società più grande e più competitiva e potrà beneficiare nei prossimi anni delle sinergie che la fusione determinerà.
Se non vi basta quanto scritto per credere che l’affare sia buono basta dare uno sguardo alle quotazioni di Mediaset negli ultimi giorni. Infatti, contrariamente al solito, l’acquirente non è stato penalizzato dalla Borsa che anzi ha premiato visibilmente il titolo.
Allargando lo sguardo oltre Mediaset possiamo mettere sul tavolo almeno altri due o tre punti di contatto tra Spagna e Italia. Era il 2007 quando RCS comprava a carissimo prezzo Recoletos (che tra le altre testate pubblica Marca e Expansion), Enel sul finire dello stesso anno comprava il leader dell’energia in Spagna Endesa, oggi Mediaset compra La Cuatro e forse nelle prossime settimane leggeremo di Antena 3 che compra La Sexta.
Se qualcuno in Spagna si lamentasse del vicolo cieco in cui è finita Telefonica in Telecom Italia non avrebbe tutti i torti, soprattutto dopo l’iniziativa della società fondata dal presidente del consiglio Berlusconi. Non sarebbe per niente azzardato sostenere che dopo le ultime novità le ragioni di Telefonica siano diventate più forti e meno ignorabili.
Rimane ora solo il problema di trovare una soluzione al problema italiano della rete (con tutto quello che ci passa dentro…) e alla volontà di mantenere comunque una forma di controllo sostanziale. Dopodiché i tempi potrebbero anche essere maturi per l’inizio del regno italiano di Telefonica.