Secondo alcuni rumors resi pubblici ieri sera dopo la chiusura del mercato, Telefonica sarebbe intenzionata a entrare nel capitale di Mediaset Premium con una quota del 10% per circa 100 milioni di euro. L’interesse sarebbe emerso nell’ambito delle trattative, ormai in fase avanzatissima, per la cessione a Telefonica del 22% di Digital + attualmente detenuto da Mediaset. Il rumour si inserisce in realtà in uno scenario molto più ampio e, per la verità, anche piuttosto complicato. Da un lato, c’è l’uscita definitiva da parte di Mediaset dalla pay per view in Spagna con Telefonica che acquisirà il controllo di Digital +, dall’altro, c’è il notevolissimo sforzo finanziario che Mediaset ha deciso di sostenere per aggiudicarsi l’esclusiva dei diritti della Champions League per le stagioni 2015/2018 e, più recentemente, per i diritti relativi alle otto squadre più importanti della serie A.
Nel primo caso le speculazioni più recenti del mercato si sono spinte fino a ipotizzare un’uscita completa di Mediaset dalla Spagna, anche se questo scenario sembra improbabile soprattutto nel breve termine. Nel secondo caso, invece, l’entità dello sforzo finanziario ha, da mesi, rilanciato speculazioni sulla necessità che Mediaset dovesse e volesse trovare un partner per condividere rischi e oneri di un rilancio in grande stile nella pay per view italiana. Infine, per non farsi mancare niente, rimane sullo sfondo un mutamento del settore media/telecom che vede società telefoniche, come British telecom, entrare direttamente nel mercato televisivo attraverso l’acquisto di diritti premium “live”, o compagnie media, come BskyB, offrire gratuitamente una connessione a banda larga nell’ambito dell’offerta di pacchetti premium.
Sul mercato italiano sembrava essersi consolidata una situazione che vedeva Sky dominatrice del mercato pay per view con un’offerta molto ricca sia di contenuti live (più recentemente Motogp e Formula 1), sia di film e serie televisive. Mediaset, in questo segmento, aveva una posizione competitiva decisamente più debole e, oltretutto, si doveva spartire un mercato in calo e colpito dalla crisi con Rai e La7. Mediaset ha deciso di uscire dall’angolo con un rilancio in grande stile sulla pay che però non solo comporta uno sforzo finanziario ingentissimo, ma anche rischi notevoli perché i concorrenti non rimangono a guardare.
L’accordo di cui si è parlato settimana scorsa tra Sky e Telecom Italia media per l’affitto di alcune frequenze sul digitale va con ogni probabilità in questo senso con Sky che sfida Mediaset direttamente sul suo terreno. Lo sforzo di Mediaset, per quanto deciso e grande, non sembra sufficiente a cambiare un mercato in cui Sky appare ancora in posizione dominante nonostante la perdita dell’esclusiva sulla Champions League.
L’entrata in scena di Telefonica può essere vista in due modi. L’acquisizione del 10% di Mediaset Premium potrebbe essere circoscritta alle trattative su Digital + ed essere spiegata esclusivamente all’interno del riassetto del mercato media spagnolo. In pratica l’accordo segnerebbe una sorta di “alleanza” o patto di non belligeranza tra Telefonica e Mediaset che riguarda esclusivamente la Spagna. Nel secondo caso si aprono scenari più affascinanti. Telefonica è infatti il principale azionista di Telecom Italia. Il mercato italiano è limitato dal fatto che l’infrastruttura telecom, la rete, non consente evoluzioni che pure stanno avvenendo in altri paesi. Un’offerta esclusivamente streaming raggiungerebbe solo una percentuale di un mercato che oltretutto è già in sofferenza per la crisi; Netflix non ha nei piani sbarchi a breve in Italia proprio per una infrastruttura telecom inadeguata. La sfida lanciata da Mediaset sulla pay per view necessaria per uscire dall’angolo competitivo in cui la crisi e Sky l’avevano cacciata non sembra al momento sufficiente a cambiare lo scenario. Mediaset avrebbe bisogno di altri investimenti e altre idee per rientrare in partita. Le ultime mosse per quanto costose e di impatto non bastano.
Cambierebbe tutto se invece Telefonica affiancasse Mediaset coinvolgendo più direttamente Telecom Italia; in questo caso Sky dovrebbe preoccuparsi molto di più e la sfida sarebbe decisamente più pericolosa con ripercussioni sul mercato media molto più pesanti. È presto per capire quali scenari possa aprire l’ingresso di Telefonica in Mediaset Premium, ma già adesso si può dire che sia una novità reale che può avere sviluppi molto importanti per l’intero settore.
Rimane ovviamente sullo sfondo la posizione della Rai finora mai nominata, ma è chiaro che il rilancio sul settore media italiano dei suoi concorrenti la mette seriamente alla prova. Il modello di business senza pay è quello che soffre di più, al punto che Mediaset ha deciso di investire centinaia di milioni per rientrare sul pay. L’alternativa, vale per Mediaset e per la Rai, era ed è quella di tagliare i costi e ridimensionarsi per rimanere profittevoli su un segmento di mercato ormai definitivamente più povero. Aumentare il canone può essere una risposta finanziaria ma difficilmente è una soluzione strategica, industriale oltre che spendibile nei confroni di milioni di utenti/contribuenti obbligati all’obolo del canone.
La Rai non può ovviamente rilanciare sulla pay perché, a quel punto, si aprirebbero problemi di concorrenza sleale enormi (sarebbe un’impresa statale che fa concorrenza diretta a una privata con le tasse dei cittadini…). Per il momento “accontentiamoci” di vedere dove porterà la possibile mossa di Telefonica.