Il nome della Rosa è una storia vera?
Il nome della rosa è uno dei romanzi più famosi di Umberto Eco che ha ispirato film e fiction di grande successo. Oggi, lunedì 23 dicembre 2024, in prima serata su Raitre, va in onda il film di Jean-Jacques Annaud con un magnifico Sean Connery nei panni di un monaco che, insieme ad un altro monaco, riesce a risolvere misteriosi delitti avvenuti in una maestosa e solitaria abbazia. Famosissimo in tutto il mondo, Il nome della rosa è considerato uno dei migliori romanzi che siano mai stati scritti. La trama, infatti, appassiona sin dalle prime pagine, ma è ispirata ad una storia vera?
All’interno del romanzo, Umberto Eco inserisce, accanto ai personaggi inventati, anche personaggi realmente esistiti come l’imperatore Ludovico il Bavaro o fra Dolcino. Umberto Eco ricostruisce il Medioevo italiano e gli scontri tra il papato e l’Impero.
Il nome della rosa: il prologo di Umberto Eco svela l’origine del romanzo
Il nome della rosa, dunque, sembrerebbe un mix perfetto di realtà e fantasia. Tutto, infatti, parte dal ritrovamento di un manoscritto medievale che Umberto Eco si impegnò a tradurre. A svelare l’origine del romando è stato lo stesso Umberto Eco nel prologo.
Come si legge su Wikipedia, infatti, nel prologo de “Il nome della rosa”, “l’autore racconta di aver letto durante un soggiorno all’estero il manoscritto di un monaco benedettino riguardante una misteriosa vicenda svoltasi in età medievale in un’abbazia sulle Alpi piemontesi. Rapito dalla lettura, egli inizia a quel punto a tradurlo su qualche quaderno di appunti prima di interrompere i rapporti con la persona che gli aveva messo il manoscritto tra le mani. Dopo aver ricostruito la ricerca bibliografica che lo portò a recuperare alcune conferme, oltre alle parti mancanti del testo, l’autore passa quindi a narrare la vicenda di Adso da Melk“, si legge su Wikipedia.