Diretta il nostro Generale, seconda puntata: commento live 10 gennaio 2023
Dora Fabbo, moglie di Carlo Alberto Dalla Chiesa, muore di infarto all’età di 52 anni. Nonostante il grande dolore, il Generale prosegue la lotta contro le Brigate Rosse, che proprio nel 1977 fanno terra bruciata attorno alle forze dell’ordine. Al processo, dopo 102 ore di Camera di consiglio, i capi delle Brigate Rosse vengono condannati. Non tutti, però, restano in carcere: Nadia Mantovani, arrestata con Curcio, esce per decorrenza dei termini. Il 30 agosto 1978 ricomincia la lotta del Nucleo contro le Brigate Rosse.
Il nostro Generale
Il Nucleo riesce ad individuare Curcio e con un blitz, ad arrestarlo. Intanto c’è attesa per il primo processo alle Brigate Rosse, che però viene rimandato per mancanza di difensori. Negli stessi tempi viene assassinato Francesco Coco, magistrato giustiziato dalle Br. Era stato procuratore generale presso la Corte d’appello di Genova durante il sequestro del magistrato Mario Rossi nella primavera 1974 da parte delle Brigate Rosse e aveva rifiutato la trattativa per la liberazione dell’ostaggio. Coco viene ucciso in un attentato a Genova contro il magistrato e la sua scorta costituita costituita da due uomini. L’attentato viene rivendicato anche da brigatisti di Torino, dove è in corso il processo al “nucleo storico”.
Il nostro Generale, Curcio scappa
Con la complicità della moglie, Renato Curcio riesce a scappare. Il fondatore delle Brigate Rosse mette in difficoltà il Nucleo. Nel 5 giugno 1975, Giovanni D’Alfonso rimane ferito in uno scontro a fuoco con alcuni brigatisti che tenevano prigioniero l’industriale Vittorio Vallarino Gancia. Il carabiniere muore in ospedale pochi giorni dopo. Intanto il Nucleo mobilita quante più forze possibili per trovare Curcio, che risulta ancora latitante. Secondo Dalla Chiesa, le Brigate Rosse potrebbero presto arrivare anche a Roma: per questo motivo, ipotizza di mandare 8 uomini a Roma e 8 a Milano.
Il nostro Generale, muore Felice Maritano
Proseguono le operazioni del Nucleo, dove sono presenti anche donne. Il Generale Dalla Chiesa ne spiega il motivo proprio ad una collaboratrice: “Ho fatto la resistenza, conosco il coraggio delle ragazze. E per i pedinamenti: i brigatisti non si aspettano una donna nei carabinieri”. Durante un conflitto a fuoco con uno dei capi storici delle Brigate Rosse, Roberto Ognibene, viene ucciso un carabiniere del Nucleo, Felice Maritano. Il carabiniere, seppur ferito, si lancia al suo inseguimento, sparando a sua volta: il brigatista viene raggiunto da quattro colpi, ma riesce a salvarsi. A riconoscerlo da una foto è il padre, non cosciente della scelta del figlio di unirsi alle BR.
Il nostro Generale: il Nucleo arresta Curcio e Franceschini
Il primo grande successo del Nucleo è l’arresto di Renato Curcio e Alberto Franceschini a Pinerolo. “Oggi avete svolto un’operazione perfetta. Questo non significa che possiamo rilassarci, dobbiamo farci trovare pronti. Sono orgoglioso di voi”, si complimenta il Generale con i ragazzi del Nucleo. In quella macchina, però, a detta di Dalla Chiesa doveva esserci anche un altro Brigadista, Moretti. Si teme dunque una fuga di notizie da parte della Procura o della Politica. Alla fine del 1974 i Nuclei diventano pienamente operativi: 34 arresti, 456 rilievi fotografici, più di 130 denunce. Il metodo del Generale, dunque, funziona.
Il nostro Generale, anticipazioni seconda puntata 10 gennaio su Rai 1
Prosegue Il nostro Generale su Rai 1, la fiction che ripercorre gli anni di piombo del nostro Paese con la nascita del Nucleo Speciale Antiterrorismo, creato da Carlo Alberto Dalla Chiesa. Martedì 10 gennaio 2023 va in onda la seconda puntata. La storia narrata nella fiction comincia nei primi anni ’70 e continuerà fino agli anni ’80, raggiungendo il suo culmine con l’uccisione di Carlo Alberto Dalla Chiesa. Dopo i primi dubbi, il Nucleo del Generale inizia a dare i suoi frutti, grazie alla scoperta di due brigatisti: Curcio e Franceschini. Ma Carlo Alberto Dalla Chiesa e i suoi uomini si devono preparare a tempi molto duri, perché le Brigate Rosse non intendono mollare e tornano a colpire lo Stato.
Nell’episodio 1×03 de Il nostro Generale, intitolato Montagne Russe, Curcio e Franceschini vengono arrestati dal Nucleo, e Carlo Alberto Dalla Chiesa e i suoi vengono accolti da eroi. Tuttavia, non tutti hanno gradito l’utilizzo di Frate Mitra come infiltrato, e l’evento trascina con sé molte polemiche. L’aggressione delle Brigate Rosse allo Stato non si ferma, ma neanche il Nucleo resta a guardare, finché accade l’imprevedibile. Durante l’irruzione in un covo brigatista resta ucciso un componente della squadra del generale, mentre Curcio viene fatto evadere dal carcere dalla sua compagna di lotta, Mara Cagol, la quale poi morirà in uno scontro a fuoco con i carabinieri.
Anticipazioni Il nostro Generale, seconda puntata: il rapimento e l’uccisione di Aldo Moro
Nell’episodio 1×04 de Il nostro Generale intitolato La caduta, il Nucleo di Carlo Alberto Dalla Chiesa affronta una profonda crisi. Le ultime tragiche evoluzioni del lavoro del Generale spingono i vertici dell’Arma a chiudere il Nucleo antiterrorismo per evitare altre drammatiche conseguenze. Così dalla Chiesa si trova privo di incarichi, però continua a restare in contatto con i suoi ex uomini, i quali agiscono per conto loro e riescono ad arrestare di nuovo Curcio. Le Brigate Rosse, al tempo stesso, reagiscono e tornano ad attaccare, uccidendo il giudice Francesco Coco: è il loro primo delitto pianificato.
Gli omicidi non finiranno qui, e l’Italia è macchiata da una lunga scia di sangue. Intanto, Carlo Alberto Dalla Chiesa viene incaricato di dirigere le carceri, ma questo suo nuovo impiego non fa che peggiorare la salute di Dora, che alla fine muore, stroncata da infarto. Il Generale adesso è da solo. Un nuovo evento rischia di gettare il Paese di nuovo nel caso: è il 1978 e Aldo Moro viene rapito, e a distanza di due mesi, verrà ucciso dalle Brigate Rosse. Lo Stato è chiamato a rispondere e dare risposte ai suoi cittadini; per questo motivo, Carlo Alberto Dalla Chiesa viene incaricato di ricostituire il Nucleo Antiterrorismo.