Il nostro Generale, anticipazioni terza puntata di stasera su Rai 1

Prosegue Il nostro Generale, la fiction di Rai 1 che ripercorre le gesta eroiche di Carlo Alberto dalla Chiesa, l’allora generale dei Carabinieri che tra gli anni ’70 e ’80 si trovò ad affrontare la minaccia terroristica in Italia nei cosiddetti anni “di piombo”. Stasera, lunedì 16 gennaio, va in onda la terza puntata in cui il Nucleo Antiterrorismo di dalla Chiesa entra nel vivo con nuovi blitz alle Brigate Rosse. Se da un parte c’è l’azione diretta, dall’altra piovono le polemiche per le conseguenze. Come sempre troveremo Sergio Castellitto nei panni del Generale Carlo Alberto dalla Chiesa , affiancato da un cast di giovanissimi: Antonio Folletto nel ruolo di Nicola, primo ragazzo scelto dal Generale; Andrea Di Maria nella parte di Trucido; Viola Sartoretto è Minnie; Romano Reggiani è Funzionario; Stefano Rossi Giordani è Tedesco.



Nell’episodio 1×05 di stasera, dal titolo La rivincita, gli uomini di Carlo Alberto dalla Chiesa arrivano a un’importante svolta quando scoprono il covo di via Monte Nevoso, che si trova nei pressi di Milano. All’interno dell’appartamento, la squadra trova l‘archivio delle Brigate Rosse e le carte del Memoriale Moro. Indizi importanti per il Nucleo. Le cose si complicano quando dalla Chiesa è accusato di averne occultato alcune e si scatenano le prime polemiche feroci. Per il Nucleo non c’è tempo da perdere poiché gli omicidi dei terroristi si moltiplicano, e il Generale deve preparare un altro blitz per arrestare uno dei più importanti capi delle Brigate Rosse: Patrizio Peci.



Anticipazioni Il nostro Generale terza puntata: l’arresto di Peci e le polemiche

La terza puntata de Il nostro Generale continua con l’episodio 1×06 intitolato Il terrorista e il generale. Secondo le anticipazioni, Peci riesce a scappare al primo blitz, ma gli uomini di Carlo Alberto dalla Chiesa ci riprovano a stavolta lo hanno in pugno: il brigatista viene arrestato nel febbraio del 1980. Per il Nucleo è una grande vittoria, ma non possono fermarsi proprio ora: dalla Chiesa deve scoprire dove si nascondono gli altri covi e lo deve fare al più presto. Convince quindi Peci a collaborare, e quest’ultimo gli fornisce tre indirizzo dove si trovano i suoi uomini. In via Fracchia di Genova si nasconde uno di questi tre covi. L’irruzione, però, è violenta, e muoiono quattro brigatisti, mentre un carabiniere rimane ferito.



Le azioni del Nucleo Antiterrorismo sono considerate troppo violente e ciò provoca nuove polemiche. Intanto, Carlo Alberto dalla Chiesa conosce una giovane crocerossina di nome Emanuela Setti Carraro, che diventerà la sua seconda moglie. Borgosesia 9 ottobre 1950, Emanuela faceva parte del corpo delle Infermiere volontarie della Croce rossa italiana.