Nei prossimi giorni sarà disponibile il nuovo piano pandemico dell’Italia valevole per il triennio 2024-2026. A comunicarlo, come si legge sul sito de Il Sole 24 Ore, è stato il direttore generale della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute, Francesco Vaia, parlando in occasione dell’evento InnovaCtion. Ricerca, innovazione e cambiamento per la salute del futuro”. «Il nuovo piano pandemico è alle battute finali. È quasi pronto per essere inviato al ministro e poi verrà inviato alla conferenza Stato-Regioni», le parole del noto direttore dello Spallanzani di Roma. L’occasione è stata propizia anche per parlare dei casi di polmonite che stanno colpendo numerosi bimbi in Cina e in Francia. A riguardo come Vaia cerca di rassicurare dicendo: «In un mondo globalizzato in cui quello che succede dall’altra parte del mondo ci deve riguardare è giusto che vi poniamo attenzione. Ma l’Oms ha detto a tutti gli Stati membri che non c’è al momento nessun motivo per mettere in campo azioni di emergenza. Quindi, noi stiamo monitorando ma, allo stato, non è un fenomeno che ci preoccupa».



Ovviamente non deve sorprendere il fatto che questa notizia abbia catturato l’attenzione dei media anche perchè «l’ultima volta che abbiamo sentito parlare di una misteriosa epidemia respiratoria che ha portato a un sovraffollamento degli ospedali è stato all’inizio della pandemia di Covid», le parole di alcuni esperti di biosicurezza e ricercatori in un’analisi pubblicata sul network “The Conversation”.



ITALIA, PRONTO NUOVO PIANO PANDEMICO TRIENNALE, VAIA: “LA SITUAZIONE COVID…”

Vaia ha parlato anche della situazione covid in Italia, spiegando: «Dobbiamo stare attenti, ma non ci dobbiamo preoccupare. La scorsa settimana c’è stato un aumento del tasso di ospedalizzazione passato da 6,7% a 7,6% per il regime ordinario e dall’1,4% all’1,5% in terapia intensiva. Dati non allarmanti e in qualche modo attesi», nel contempo aumentano i vaccini: «Il 30 novembre ci saranno consegnati 1,5 milioni di dosi e una seconda consegna, di 1,4 milioni di dosi, è prevista il 4 dicembre Oggi manderò una circolare alle Regioni per dire che c’è questa disponibilità. Il vaccino Novavax è importante perché è un vaccino su base proteica e può essere un’ulteriore opportunità per il cittadino», ha aggiunto Vaia. Anche se «gli italiani, come i cittadini di tutto il mondo, dopo tre anni e mezzo di stress ora stanno probabilmente accusando un po’ di stanchezza vaccinale».

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