Antonia Liskova, l’infanzia difficile: “padre alcolista e violento”

Antonia Liskova è una delle protagoniste della fiction “Il patriarca” L’attrice interpreta Serena, la moglie di Nemo Bandera (Claudio Amendola), un boss malavitoso che scopre di essere malato di Alzheimer. Antonia Liskova è nata a Bojnice il 25 marzo 1977, nell’allora Cecoslovacchia da madre slovacca e padre ceco, fu nel 1993 con la divisione del Paese che divenne cittadina slovacca. Il nome italiano lo deve alla nonna: “Ebbe una storia d’amore con un partigiano italiano, che si chiamava probabilmente Antonio e da lì il mio nome”, ha svelato l’attrice in un’intervista.



Intervistata a Verissimo, ha raccontato di aver avuto un’infanzia difficile: “Ero ribelle, sono cresciuta in una fattoria in mezzo alla natura ma con un padre alcolista e violento. La mia scelta di andare via da casa è stata condizionata molto da lui anche se lo volevo aiutare”.

Antonia Liskova: l’amore per l’Italia e la carriera

Diplomata in chimica farmaceutica e studentessa di danza classica, Antonia Liskova si è trasferita in Italia a 18 anni, dopo un viaggio a Roma. Nella capitale ha lavorato come cameriera e successivamente ha iniziato la carriera di modella. Come attrice debutta prima sul piccolo schermo, è anche apparsa in un episodio della serie “Don Matteo 2”. L’esordio sul grande schermo, invece, avviene grazie a Carlo Verdone nel film “C’era un cinese in coma”. Per quanto riguarda la sua vita privata Antonia Liskova ha sposato nel 2010 il chirurgo plastico Luca Ferrarese, con cui ha avuto la figlia Liliana che ha da poco compiuto 18 anni. L’attrice e il medio si sono lasciar, ma hanno mantenuto un bel rapporto. Da qualche anno la Liskova è legata a Gabriele Guidi, figlio di Catherine Spaak e Johnny Dorelli (al secolo Giorgio Domenico Guidi).



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