Unire Albania e Kosovo di modo da dare più territori a Serbia e Croazia: è questa l’idea che serpeggerebbe in quel di Bruxelles, su “spinta” del premier sloveno Janez Jansa. Ne ha parlato nelle scorse ore il quotidiano La Stampa, che sottolinea come l’obiettivo dell’Ue sarebbe quello di allargarsi ai Balcani occidentali, e nel contempo, sottrarre territori all’influenza turca.
Da luglio il numero uno della Slovenia assumerà la presidenza di turno dell’Ue, e questi avrebbe fatto pervenire, non direttamente, sulla scrivania del presidente del consiglio europeo, Charles Michel, un documento dal titolo «Balcani Occidentali – una via d’uscita», che riscriverebbe appunto i nuovi confini in un’area che continua ad essere territorio di forti tensioni interne. Per correttezza di informazioni va detto che Janez Jansa ha negato di essere l’autore del documento, ed inoltre l’entourage di Michel ha spiegato di «non poter confermare» l’esistenza del documento. Eppure il portale sloveno “Necenzurirano” lo ha pubblicato, facendo in breve tempo il giro del mondo.
PIANO PER DISSOLVERE LA JUGOSLIAVA: ECCO COME CAMBIEREBBERO KOSOVO, ALBANIA, CROAZIA E SERBIA…
Il progetto di dissoluzione dell’ex Jugoslavia parte da una considerazione, ovvero, che «Il problema principale nella regione dei Balcani Occidentali è l’irrisolta questione nazionale tra serbi, albanesi e croati». Si legge inoltre che, vista la situazione attuale «è difficile immaginare una prospettiva europea per Serbia e Kosovo, mentre l’ingresso della Bosnia-Erzegovina nell’Ue è totalmente escluso». Un enorme vuoto da cui «la Turchia trae vantaggio, aumentando la sua influenza in Bosnia-Erzegovina e Macedonia del Nord». Proprio per questo si mira a ridisegnare i confini in quella zona dei Balcani: unire «gran parte della Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina alla Serbia»; far confluire «i cantoni a maggioranza croata nella Croazia» o, eventualmente, «garantire alla parte croata uno statuto speciale come quello del Sud Tirolo»; garantire uno Stato indipendente ai bosniaci musulmani» di modo da consentire di avere una prospettiva europea e strapparli dall’influenza turca. Infine, unire il Kosovo a l’Albania, visto che di fatto il confine fra i due paesi “non esiste”.