Fratelli d’Italia al Sacrario Militare di Fagarè della Battaglia, Giorgia Meloni rilancia la linea del Piave oggi 24 maggio. Un segnale in vista delle elezioni europee, i colonizzatori dell’Ue nel mirino: presenti senatori, deputati e candidati alle Europee, con una delegazione che ha raggiunto le sponde del fiume Piave per esporre uno striscione con scritto «Non passa lo straniero». «Oggi difendere la Patria significa difendere i prodotti italiani e il marchio Italia dall’invasione di materiali contraffatti e cibi importati dall’estero. Significa respingere l’offensiva degli eurobanchieri e burocrati che per anni hanno speculato indebolendo alcune Nazioni a vantaggio di altre. Vuol dire contrastare la concorrenza sleale di certi predatori stranieri e, mai come adesso, proteggere i confini dell’Italia, che sono i confini naturali dell’Europa, da una immigrazione indistinta, incontrollata e clandestina. L’Italia non è una colonia dell’Unione europea ma una Nazione sovrana. E la sovranità appartiene al popolo», le parole di Francesco Lollobrigida e Luca Ciriani riportate da Adnkronos. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
COM’E’ NATA LA CANZONE
24 maggio, giorno della canzone del Piave: “Il Piave mormorava…”, l’incipit di uno dei brani patriottici più noti in Italia, scritto negli ultimi giorni di guerra e diventato famoso soprattutto negli anni successivi al conflitto. Come vi abbiamo raccontato, l’autore è Giovanni Ermete Gaeta che, nonostante il successo, non ci guadagnò praticamente niente. Nei giorni della battaglia del Solstizio Gaeta lavorava in un ufficio postale e gli «vennero dal cuore» le prime tre strofe della canzone. La quarta ed ultima strofa venne aggiunta il 9 novembre del 1918, cinque giorni dopo la fine del conflitto: una canzone che entusiasmò il popolo e le truppe, con il comandante supremo dell’esercito Armando Diaz che decise di inviare un telegramma di congratulazioni: «Il Piave mormorava calmo e placido al passaggio / dei primi fanti il 24 maggio». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
LA CANZONE DEL PIAVE, 24 MAGGIO
«Il Piave mormorava», la canzone del 24 maggio: oggi è il giorno di uno dei brani patriottici più noti della storia italiana, una canzone che celebra l’entrata dell’Italia nel 1915 nella prima guerra mondiale. Conosciuto anche come La leggenda del Piave, il brano è associato anche al 4 novembre, la giornata delle Forze Armate in ricordo della vittoria della Grande Guerra. «Il Piave mormorava/ calmo e placido al passaggio/ dei primi fanti/ il 24 maggio». Il brano è associato anche al 4 novembre, la giornata delle Forze armate in ricordo della vittoria della Grande Guerra», la prima strofa della canzone scritta nella notte tra il 23 e il 24 giugno del 1918 da Giovanni Ermete Gaeta, che nelle sue prime battute cita in maniera diretta il fiume che attraversa il Veneto ed ha una delle due sorgenti in Friuli Venezia Giulia, teatro di una sanguinosa battaglia nel corso della Grande guerra.
“IL PIAVE MORMORAVA”, LA CANZONE DEL 24 MAGGIO
Adottato provvisoriamente come inno durante la seconda guerra mondiale, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, il brano del maestro napoletano Gaeta ebbe la funzione di inno nazionale fino al 1944, quando venne reintrodotta la Marcia Reale, a sua volta sostituita in maniera definitiva dall’Inno di Mameli. A non voler il ritorno a La Canzone del Piave fu il presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, poiché offeso da Gaeta che si rifiutò di comporre l’inno nazionale della Democrazia Cristiana. Ma non solo: La canzone del Piave è stata riproposta come inno nazionale italiano il 21 luglio del 2008 da Umberto Bossi, intenzionato a sostituire l’inno di Mameli. Giornata di celebrazioni lungo il fiume, con Fratelli d’Italia che ha organizzato la manifestazione dal titolo “Non passa lo straniero”, in programma presso il sacrario Militare di Fagarè della Battaglia (Tv).