Più che Patty Pravo, è Renzo Arbore ad approfondire il capitolo della sua vita sul Piper. Stando alla sua descrizione, il Piper era un locale quantomai frequentato da tutta la “Roma capellona”. “Ma non solo Roma”, racconta Arbore. “Una sera vedemmo una ragazza bionda che ballava benissimo”. “Vedemmo”: Renzo usa il plurale perché con lui c’era anche Alberico Crocetta, produttore discografico che per primo suggerì a Nicoletta Strambelli di usare il nome di Patty Pravo. “Un nome veloce come la vita dei giovani d’oggi”, disse in proposito quella volta. Ai tempi del Piper, “Nicoletta era elegante, anticonvenzionale, sempre bellissima e soprattutto modernissima”. Sicuramente, l’aggettivo su cui tutti convergono è “anticonformista”. Non sempre, per Patty, questo si è configurato come un vanto. Tuttavia, questa sera preferiamo concentrarci sui suoi successi “meritati”. (agg. di Rossella Pastore)
Patty Pravo, la Ragazza del Piper
Il Piper è lo storico locale di Roma diventato punto di riferimento di una generazione intera, ma anche fenomeno di costume. Fondato ‘avvocato Alberigo Crocetta, il nome di questo locale è associato da sempre a quello di grandi artisti della musica italiana come Patty Pravo. Per tutti la divina Patty Pravo altro non è che la ragazza del Piper visto che proprio dal locale storico mosse i primi passi conquistando poi le classifiche italiane ed internazionale. Considerato uno dei locali più importanti degli anni ’60, il Piper era situato in Via Tagliamento a Roma vicino al quartiere Coppedè. L’inaugurazione c’è stata il 17 febbraio 1965 e in pochissimi anni il locale diviene una vera e propria icona per un’intera generazione, ma anche un fenomeno di costume. All’interno del locale trovano spazio anche esposizioni di grandi artisti: da Andy Warhol a Robert Rauschenberg, da Mario Schifano a Piero Manzoni. Sul palcoscenico del Piper sono passati tantissimi artisti: a cominciare da The Rokes e l’Equipe 84 che furono le due band chiamate ad inaugurare il locale.
Il Piper chiude: venduto all’asta
Non solo, poco dopo sul palco suonano i Rokketti, I New Dada, I Pyrañas, I Delfini, I Giganti, I Meteors, I BlackJack, Gli Apostoli, Le Pecore Nere, Le Facce di Bronzo, ma anche The Primitives di Mal. E ancora: Nino Ferrer, Fred Bongusto, Dik Dik, Farida, Gabriella Ferri, Rita Pavone, Roby Crispiano, Gepy & Gepy, Nancy Cuomo. Il nome del locale però viene da sempre associato a due cantanti italiane: Caterina Caselli e soprattutto Patty Pravo conosciuta anche come “la ragazza del Piper”. In realtà anche Mina nel 1965 sceglie proprio lo storico locale romano per girare una serie di caroselli per la Barilla e successivamente sul palcoscenico arrivano anche artisti del calibro di Romina Power, Mia Martini, Loredana Bertè e Renato Zero. Anche la musica internazionale approda al Piper con i Procol Harum, i Byrds, Rocky Roberts, Nevil Cameron, Herbie Goins & The Soultimers, Wess e i Pink Floyd protagonisti di due serate evento il 18 e il 19 aprile 1968. Proprio al Piper si esibiscono anche i New Trolls, Le Orme, I Corvi, I Delfini e I Pooh che nel locale conobbero Riccardo Fogli che diventa poco dopo il nuovo frontman. La storica discoteca – club ha chiuso i battenti nel 2017 venduta all’asta per 1.676.000 euro.