Nando Sanvito giornalista sportivo di Mediaset analizza con ilsussidiario.net alcune operazioni che si sono verificate in casa Inter in queste ultime settimane.
Da dove sono uscite le voci su movimenti attorno alla proprietà del club di Massimo Moratti?
Credo che nascano dall’incrocio di due situazioni: da una parte la sofferenza di liquidità dell’Azienda di famiglia , la Saras, che negli ultimi tempi ha tentato inutilmente di ricorrere al mercato delle obbligazioni bancarie per far fronte a questo problema dovuto a un calo di produzione dello scorso anno; dall’altra dal fatto che Moratti abbia chiesto a una società milanese una perizia per valutare l’Inter. Questi due fatti hanno indotto qualcuno a pensare che fossimo all’anticamera di una cessione dell’Inter o quanto meno alla ricerca di un partner economico da parte della proprietà.
E invece….
Va approfondito il tema della perizia. E’ vero che la società milanese Partners dell’ex rettore della Bocconi Angelo Provasoli, chiamata a valutare l’Inter, opera effettivamente nell’area dell’advisory, ma è anche e soprattutto una società di consulenza fiscale.
E dunque che scenario disegni?
Da qualche tempo l’Agenzia delle Entrate ha messo nel mirino il trattamento fiscale delle operazioni delle società di calcio con i procuratori e sta setacciando soprattutto quei club come Milan, Roma, Juve e altri che hanno scorporato il marchio, al fine di vigilare sulle imposte pagate sullo scorporo. Tra queste c’è l’Inter e credo che Moratti abbia voluto cautelarsi commissionando una perizia esterna non solo sulle operazioni fatte coi procuratori ma anche per quantificare la rivalutazione del marchio dopo i recenti trionfi
Nessuna cessione all’orizzonte dunque?
Diciamo che dovrebbe trattarsi di una perizia a fini soprattutto fiscali ma che potrebbe venire buona eventualmente anche per trovare soci o in caso di cessione, magari ai figli. Moratti vuol completare la sua personale bacheca con le Coppe che mancano e dunque di per sé è già un buon motivo per restare in sella quanto meno questa stagione. Tra un anno chissà… Dipenderà da tante cose. Resta il fatto che Inter e Milan, senza patrimonio immobiliare, senza il possesso individuale dei diritti televisivi e con un costo del lavoro che copre i due terzi del fatturato, oggi come oggi sono praticamente invendibili.
(Eugenio Monti)