Sale la tensione in Spagna. Le ultime notizie parlano di un presunto attentato nei confronti di Josè Mourinho sventato dal servizio di sicurezza interno che segue il tecnico del Real Madrid. Uno degli uomini sarebbe stato ferito da un oggetto, che avrebbe dovuto colpire lo Special One, all’aereoporto de La Coruna. Abbiamo chiesto, in esclusiva per ilsussidiario.net, un commento sulla vicenda a Nando Sanvito, giornalista di Mediaset ed esperto di calcio spagnolo.
Come vedi questa storia del presunto attentato a Mourinho?
Al momento non sono arrivate conferme ufficiali. Se fosse vero certo non sarebbe un bel segnale. Anche in Italia Mourinho suscitava passioni contrastanti ma non si era mai arrivato a tanto…
Perché la notizia è uscita solo ora, a una settimana di distanza dal fatto?
L’ha resa pubblica un popolare giornalista radiofonico, che ha buoni rapporti sia col Presidente Florentino Perez che col Responsabile della Sicurezza del Real Madrid. Penso che la fonte sia quella …
Che interesse hanno a filtrarla? Potrebbe incentivare e spingere qualcuno a emulare il gesto?
Beh, un capo ha sempre a cuore la tutela dei suoi sottoposti. Credo, dopo attenta riflessione, sia prevalso l’interesse di denunciare l’accaduto per invitare tutti ad abbassare i toni. E penso che il principale destinatario del messaggio del club sia proprio Mourinho. Anche ieri il tecnico portoghese è stato obbligato dal Real Madrid a chiedere scusa in conferenza stampa nel dopo gara con il Malaga per le provocazioni verbali della vigilia
Quindi un Mourinho “assediato” in tutti i sensi…
Anche un po’ isolato. Perfino il quotidiano di Madrid AS negli ultimi giorni ha cambiato linea: da alleato sempre più tiepido è passato alla critica aperta alla sua gestione della comunicazione.
Come mai un clima così ostile intorno al portoghese?
Ultimamente ha attaccato tutto e tutti e l’escalation dei suoi sfoghi è cresciuta di pari passo con le sue difficoltà sul piano sportivo. Spero che d’ora in poi il clima si rassereni. Per il bene di tutti.