Roberto Benigni, la diretta Il Quinto dell’Inferno: commento live
Il Quinto dell’Inferno raccontato da Roberto Benigni su Raitre entusiasma anche i fan sui social. Basta sbirciare Twitter sotto l’hashtag #Benigni per scoprire che gli appassionati sentono l’entusiasmo di sempre di fronte all’interpretazione del proprio idolo. “A qualcuno stancherà ma la passione con cui Benigni declama Dante Alighieri non ce l’ha nessuno”, scrive un utente sul noto social network. C’è chi non è dello stesso avviso, ma la maggior parte resta affascinata dalla grandezza di Benigni nel raccontare Dante Alighieri: “mi piace da morire”, le parole di un internauta che gli riconosce il merito di aver portato la conoscenza alle nuove generazioni. “Ha avuto il merito e il pregio di farlo riscoprire a tanti. Le polemiche intorno a lui sono giustificate”, aggiunge stizzita una telespettatrice. (Aggiornamento di Jacopo D’Antuono)
“UN VIAGGIO MEMORABILE”
Il Quinto dell’Inferno con Roberto Benigni su Raitre, in occasione dei 700 anni dalla nascita di Dante Alighieri. L’attore toscano esprime con un coinvolgente entusiasmo tutta la forza e il profondo significato della Divina Commedia. “Dante ci fa sentire che il futuro dobbiamo costruirlo noi. Ci fa scoprire la pietà e l’amore disinteressato. Nazismo e fascismo temevano individualismo e l’amore disinteressato”, spiega Roberto Benigni nella sua interpretazione. Che parla di amore: “Perché l’amore dà senso alla nostra vita. Noi dobbiamo provare avere contro l’indifferenza”. Quindi alcune precisazioni e insegnamenti tratti dall’opera, prima di entrare nell’inferno dantesco: “Nulla supera la grandezza dei versi. Più giù si va più il dolore sale. Per andare in paradiso bisogna passare dall’inferno. Bisogna attraversare il male sennò non lo vinceremo mai. Dante ci porta nelle nostre zone profonde. E’ un viaggio memorabile”, racconta Benigni. (Aggiornamento di Jacopo D’Antuono)
L’ELOGIO DI ROBERTO BENIGNI
Roberto Benigni esprime tutto il suo stato d’animo gioioso nell’apertura de Il Quinto dell’inferno. L’attore comico, nel suo energico monologo, fa un vero e proprio elogio al Belpaese. “Provo una gioia che travalica le montagne. Ho tutti gli organi che si muovono per conto proprio. Le emozioni si sentono. Siamo nel canto dell’amore e della lussuria… mi viene istintivo di denudarmi. Vorrei baciarvi e fare all’amore in contemporaneo proprio per ringraziamento“, le parole di Benigni. “Perché quando si sta bene si sta bene. Le persone hanno una cosa in comune: sono tutte diversi. Siamo unici e questo è un capolavoro. E quando ce ne andremo da questo mondo nessuno nascerà uguale a noi. Speriamo comunque di andarcene il più tardi possibile”. Benigni descrive l’Italia come un paese speciale, simbolo di cultura e sapere: “Viviamo in un paese speciale: quando un popolo non pensa al passato è spacciato. Noi apparteniamo alla grande bellezza, questo paese. Il rinascimento italiano non ha pari. Oppure pensata alla pittura, al barocco, alla scultura, alla finanza. Tutte parole italiane”. (Aggiornamento di Jacopo D’Antuono)
ANTICIPAZIONI IL QUINTO DELL’INFERNO DI ROBERTO BENIGNI, OMAGGIO A DANTE
La serata di Raitre sarà interamente dedicata a Dante Alighieri e alla sua Divina Commedia. Dopo la lettura del quinto canto dell’Inferno da parte di Roberto Benigni, sarà trasmesso uno speciale dal titolo “L’Italia di Dante”. Corrado Augias e Aldo Cazzullo, intervistati da Giorgio Zanchini, aggiungeranno altri dettagli al Quinto canto dell’Interno, ma racconteranno anche la rivoluzione operata da Dante che ebbe l’idea geniale di trasformare il volgare in lingua letteraria riuscendo così ad individuare l’unico elemento in grado di unire le diverse fasce sociali. Augias, Cazzullo e Zanchini, grazie ai versi di Dante, ripercorreranno la storia d’Italia dopo le emozioni che regalerà Roberto Benigni (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
L’INTRODUZIONE DI CORRADO AUGIAS
Il quinto canto dell’Inferno recitato da Roberto Benigni, per la prima volta, in diretta su Rai1 il 29 novembre 2007 incollando davanti ai teleschermi più di 10 milioni di telespettatori, torna in onda questa sera su Raitre per celebrare i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri. La Rai che ha dedicato un’intera giornata al Sommo Poeta ha deciso di concludere le celebrazioni con un momento culturale e letterario tra i più apprezzati dal pubblico negli ultimi anni. Prima di ascoltare nuovamente i versi di Dante recitati da Roberto Benigni, i telespettatori potranno ascoltare un’introduzione di Corrado Augias che spiegherà la visione dell’amore di Dante nelle sue opere (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
OMAGGIO A DANTE NEL NOME DI PAOLO E FRANCESCA
Per i 700 anni dalla morte, la Rai dedica un’intera giornata a Dante Alighieri. Il Sommo Poeta che, con la sua penna ha scritto veri e propri capolavori come La Divina Commedia, Vita Nova, Il convivio solo per citarne qualcuno, sarà il protagonista di una lunga giornata di celebrazioni che terminerà giovedì 25 marzo, in prima serata su Raitre, con la replica de “Il quinto canto”. Roberto Benigni tornerà così a leggere ai telespettatori il quinto canto dell’Inferno dedicato alla storia di Paolo e Francesca. Lo stesso Roberto Benigni alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del ministro della Cultura, Dario Franceschini, in diretta su Raiuno alle 19.10 dal Salone dei Corazzieri al Quirinale, leggerà il XXV canto del Paradiso. Su Raitre, inoltre, la lettura de “Il quinto canto” sarà introdotta da Corrado Augias.
LA STORIA DI PAOLO E FRANCESCA NEL QUINTO CANTO DELL’INFERNO
Poeticamente innamorato di Dante Alighieri e della Divina Commedia, Roberto Benigni ha avuto il grande merito di portare la raffinatezza del Sommo Poeta in tv per farlo conoscere a tutti. Il Quinto canto dell’Inferno è considerato uno dei più belli scritti da Dante in cui viene raccontata la storia di Paolo Malatesta e Francesca da Polenta, gli amanti dannati, uccisi dal marito di lei nonchè fratello di lui ovvero Gianciotto Malatesta che si trova nella Caina, la zona dell’Inferno dove viene punito chi ha ucciso i parenti. La storia di Paolo e Francesca è molto simile a quella di Lancillotto, primo cavaliere di Re Artù che s’innamora di sua moglie Ginevra, tradendo il sacro vincolo di fedeltà. Durante la lettura dell’amore di Lancillotto e Ginevra, Paolo e Francesca capiscono di non voler nascondere il loro amore e di voler vivere il sentimento nonostante i rischi che ciò comporta. Una storia d’amore bella che Roberto Benigni racconta leggendo i versi del quinto canto dell’Inferno.