TIPOLOGIA C2, PRIMA PROVA MATURITÀ 2022: TRACCIA SVOLTA, ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
In questo stralcio del loro saggio “Tienilo acceso”, gli autori Vera Gheno e Bruno Mastroianni discutono dei rischi della rete, soprattutto in materia di web reputation. Nel tuo percorso di studi hai avuto modo di affrontare queste tematiche e di riflettere sulle potenzialità e sui rischi del mondo iperconnesso? Quali sono le tue riflessioni su questo tema così centrale nella società attuale e non solo per i giovani? Argomenta il tuo punto di vista anche in riferimento alla cittadinanza digitale, sulla base delle tue esperienze, delle tue abitudini comunicative e della tua sensibilità. Puoi articolare il tuo elaborato in paragrafi opportunamente titolati e presentarlo con un titolo complessivo che ne esprima sinteticamente il contenuto. QUI IL TESTO IN TRACCIA C2 E LE DOMANDE D’ESAME
MATURITÀ 2022, TRACCIA SVOLTA C2: GHENO, MASTROIANNI E IL MONDO DIGITALE
Il riflesso capovolto dell’umano
«Le case come confetti Il trucco sopra i difetti / E tutto per somigliare / Per non sembrare / Diversi / I telefoni sono specchi / Ma solo se sono spenti / Per questo ricaricare / È fondamentale / Non pensi? / Per non rischiare di vedersi tristi» (Daniele Silvestri, Tutti matti). Il telefono è sempre meglio tenerlo carico perché altrimenti diventerebbe lo specchio nero delle nostre insicurezze, dei nostri dubbi; potrebbe farci vedere l’ombra ormai sbiadita di un essere umano schiavo di sé stesso e del mondo o, peggio, farci scoprire che non siamo Chiara Ferragni, ma semplicemente noi. Il fenomeno social è solo la punta dell’iceberg, il capro espiatorio che nasconde il vero punto della questione: ogni essere umano prova una sproporzione incommensurabile tra ciò che può ottenere e ciò che il suo cuore desidera. Stare di fronte alla realtà con lealtà è quasi impossibile perché è troppo doloroso comprendere e accettare – ogni singolo secondo di ogni singolo giorno – che nulla in questa vita basta a riempire quel cuore tanto umano piccolo e finito nel suo essere, quanto infinito nel suo desiderare.
L’opzione più semplice è scappare. Evadere da un mondo che non ti ascolta e che urla soltanto frasi sconnesse di vite e discorsi già vissuti (da qualcun altro), in un mondo che offre un rifugio a tutti i problemi e un’anestesia perenne per un cuore troppo stanco di convivere con la finitezza delle cose. La gamba continua ad essere rotta ma tu non senti più il dolore, è come sparito nel nulla. Sarà poi davvero così: il dolore può davvero sparire o si nasconde soltanto? Ti costruisci una vita perfetta, un’immagine ideale di te stesso che però è la copia dell’immagine di un altro, che a sua volta è essa stessa copia, in un meccanismo di riflessi senza fine. I social sono una bellissima vetrina di una vita “con il trucco sopra i difetti”, che tutti sogniamo ma che non può essere autentica perché in ogni cosa si nasconde un lato oscuro, un’imperfezione di fondo. Appari come la versione migliore di te stesso, o meglio la versione più irreale, perché pensi di aver trovato un posto in cui puoi essere ciò che vuoi. Ma se puoi essere tutto, forse vuol dire che non sei più nessuno. Ti sembra di aver trovato la chiave segreta del mondo perché ti senti libero di essere una persona diversa ogni giorno, perché puoi cancellare ogni volta che sbagli, perché puoi esprimere tutto ciò che pensi senza nessun freno. Ci scandalizziamo delle atrocità, della cattiveria, della disumanità che vediamo diffondersi attraverso questi canali ma è come sei non centrassimo mai il bersaglio, perché come possiamo comprendere il peso di una parola, l’impatto che avrà sulla vita degli altri se non siamo in grado di amare noi stessi? “Perché gli uomini smettono di essere buoni/Solo quando si pensano soli”.
Una moneta ha sempre due facce: possiamo qui dilungarci sulla difesa del progresso tecnologico e sui benefici che ne derivano, ma il punto non è la strenua difesa o l’accesa critica a questo mondo iperconnesso e interconnesso: il punto è che non siamo in grado di vivere, non ne abbiamo più la voglia. «Il principe afferma che la bellezza salverà il mondo! ed io affermo che idee così frivole sono dovute al fatto che in questo momento egli è innamorato. Signori, il principe è innamorato, non appena è arrivato, me ne sono subito convinto. Non arrossite principe, mi impietosite. Quale bellezza salverà il mondo?». A salvarci sarà una foto perfetta, con un filtro perfetto e una didascalia scelta accuratamente? Anche questa è bellezza, ma sarà questa a salvarci?