Il rione Forcella di Napoli, teatro della faida tra i clan Giuliano e Mazzarella, è una delle zone chiave del centro storico cittadino, incastonato tra i quartieri Pendino e San Lorenzo. Il toponimo, secondo quella che è ritenuta la teoria più accreditata, sarebbe legato alla caratteristica biforcazione presente in una delle sue zone, un bivio a “Y” che richiamerebbe, appunto, il profilo di una forcella.



Rione Forcella è considerato una delle aree più difficili del capoluogo campano, teatro di storie di camorra che, tra malavita, violenza e paura, iniettano crimini e orrori nel ventre onesto della città. Proprio la vita e le vicende del rione Forcella di Napoli sono al centro di “Giù la penna”, una puntata del programma Cose Nostre in onda su Rai 1 lunedì 8 agosto.



Il rione Forcella di Napoli rione che pulsa di storia, cultura e bellezza a ridosso del Duomo, a un soffio da Corso Umberto e dalla famosissima Spaccanapoli. Ma è anche un luogo dove la camorra, attraverso le spire del clan Giuliano, avrebbe esercitato un longevo potere, articolato e capillare, intriso di estorsioni, traffico di stupefacenti e sfruttamento della prostituzione.

Guerra tra clan e voglia di riscatto nel cuore del rione Forcella

I racconti relativi alla storia del rione Forcella di Napoli passano inevitabilmente anche attraverso i binari di cronache a tinte fosche che rimandano a un tessuto di traffici illeciti e di delitti, tra le cui tante vittime ci sono anche degli innocenti. La piazza di rione Forcella, storicamente feudo dei Giuliano, sarebbe finita al centro di una contesa con il clan dei Mazzarella, precipitata nel limbo di una guerra senza sconti tra famiglie di camorra.



È in questo luogo, il rione Forcella, che avrebbe trovato la morte la piccola Annalisa Durante, uccisa a 14 anni, nel 2004, durante uno scontro a fuoco tra il nipote del capoclan dei Giuliano e i sicari dei Mazzarella. Annalisa Durante sarebbe stata colpita al volto da un proiettile e sarebbe morta dopo 3 giorni di coma, il 27 marzo. Il dramma di Annalisa Durante ha scosso cittadini e istituzioni, imponendosi sulle cronache come uno dei capitoli più atroci della lotta intestina in seno al rione Forcella. Una vicenda che ha segnato profondamente Napoli e la famiglia della piccola, impegnata in una battaglia incessante per la legalità contro la morsa cieca della criminalità organizzata.