In un ristorante, l’ambiente, anzi la location, come si ama chiamarla oggidì, non è certo l’elemento più importante. Ma è difficile passar sopra un bel contesto, se accompagnato da una cucina meritevole: oltre al gusto, a volte è bello coccolare anche gli altri quattro sensi. E non si può negarlo: la sala del Crotto dei Platani, famoso ristorante di Brienno (Como), a picco sul lago, offre un colpo d’occhio che non può non commuovere anche l’avventore più cinico.
Per ritrovare gli atti di nascita del Crotto dei Platani, occorre risalire fino al 1855: è di quell’epoca l’antico crotto sulla Strada Regina, ancora oggi utilizzato per eventi particolari. La sala ristorante odierna è esattamente di fronte, proprio sul lago: una grande veranda di vetro tutta finestrata, che consente di ammirare il panorama anche con condizioni meteo avverse. Col tempo bello si può anche mangiare sui tavoli esterni, almeno fintanto che non farà caldo al punto da desiderare l’aria condizionata. I bagni sono sotterranei e molto vasti, moderni e comodi.
Per la cucina, la famiglia Cavadini, che gestisce tutta la baracca da oltre trent’anni, si è affidata con profitto allo chef Andrea Cremonesi, che non ospita nella sua carta alcuna concessione ai piatti nazionalpopolari che per alcuni osservatori superficiali sono l’unica pastura dei numerosi ospiti americani. Qui non ci sono lasagne alla bolognese: eppure gli americani vengono a frotte, e sono attratti dalla cucina di lago e dai numerosi spunti extra-lacustri presenti in menù.
L’antipasto di pesce di lago (25 euro), da materie prime in parte pescate personalmente, riscuote sempre meritato successo: un piatto con otto assaggi dei classici del posto, dall’alborella in carpione al luccio in salsa verde, passando per una magnifica anguilla alle cipolle rosse. Si respira la brezza del Lario anche con la tartara di lavarello con tartufo nero dell’Umbria (28 euro) e coi mondeghini (polpette) di cavedano e tinca con verdure fritte, alborelle e salsa tartara (22 euro), e si può andare sul sicuro con l’assortimento di salumi con giardiniera (23 euro).
Meravigliosa, tra i primi, la soave delicatezza dei ravioli casalinghi ripieni di pigo, lavarello e salmerino con cipollotti e bottarga di pesci di lago fatta in casa (25 euro). Una sorta di gemellaggio Como-Puglia è quello costituito dagli strozzapreti di grano arso al pesce di lago, capperi e pomodorini (23 euro). Mostrano i muscoli i mezzi paccheri di grano saraceno con ragù di cinghiale nostrano, pinoli e olive taggiasche (25 euro). Tra i piatti del giorno figura sempre un risotto, fatto purtroppo solo per due: l’ultima volta c’era quello mantecato col burro acido di malga, petto d’oca e spugnole (30 euro).
I secondi seguono lo stesso tema. Gli amanti della tradizione avranno il fritto di pescato di giornata con alborelle e verdure (32 euro) o il filetto di salmerino gratinato con sformato di cavolfiori e crema di peperoni (34 euro). Suscita tentazione la tagliata di cervo al foie gras con frutti di bosco e composta di pere e castagne (38 euro).
Non si scordino i dessert (12 euro): il tiramisù; il fondente freddo di cioccolato dell’isola di Grenada; il semifreddo al tè verde con crumble e gelato matcha.
I prezzi sono adeguati al blasone, all’unicità del luogo, alla cura della cucina. E anche al servizio, svolto da uno stuolo di camerieri perfettamente poliglotti, com’è giusto in una zona stipata di clientela internazionale e anche esigente. Uscirete contenti. Ah: la cantina è molto ricca.
Il Pagellone del Ristonauta
(voti dall’1 al 10)
Crotto dei Platani
Via Regina, 73
Brienno (CO)
Sempre aperto
Antipasti: 8
Primi: 8
Secondi: 8
Dessert: 7
Vini: 8
Location: 10
Servizio: 8
Toilette: 9
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