Questa volta il Ristonauta vi propone una gita cultural/gastronomica. Siamo a Grazie, una frazione di Curtatone, paese famoso per la battaglia che si svolse nella Prima Guerra d’Indipendenza. Non solo, trovate anche il bellissimo santuario della Beata Vergine delle Grazie. Si tratta di una chiesa in stile gotico lombardo, edificata su un ampio piazzale che sovrasta e si affaccia sulle acque palustri del Mincio. L’esterno non rende molto l’idea, ma quando si varca il portone l’effetto wow è assicurato.
Edificata su commissione dei Gonzaga, la chiesa ha un’unica navata con un soffitto decorato con affreschi floreali. Appena entrati si rimane colpiti dalla ricchezza delle pareti e da un coccodrillo impagliato che penzola dal soffitto. Oltre a numerosi ex voto, a testimonianza dei miracoli compiuti dalla Madonna, trovate appesi dei manichini a grandezza naturale come l’impiccato, l’uomo appeso per le mani, il condannato alla ghigliottina e altri ancora. Vale la pena sottolineare che il 15 di agosto la piazza si anima: decine di madonnari disegnano sul pavimento raffigurazioni della Beata Vergine.
Dopo una visita al Santuario, in fondo alla piazza troviamo la trattoria da Claudio governata, per l’appunto, da Claudio (il cuoco) ed Elisa (la maestra di sala). Sono qui dal 1999 e offrono una cucina genuina, tipicamente del territorio.
Si comincia con l’antipasto mantovano che comprende: prosciutto crudo di Parma, salame, spalla cotta, pancetta arrotolata, la giardiniera agrodolce preparata da loro, scaglie di Grana padano 30 mesi, mostarda di mele, polenta abbrustolita e pan brioche (16 euro).
E qui è doveroso fare una precisazione: la mostarda mantovana è totalmente diversa da quella cremonese. Si tratta di una conserva di frutta preparata sbucciando mele cotogne a piccole fette, mescolate con lo zucchero, lasciate a riposo e cotte. Alla fine si aggiungono gocce di essenza di senape: eccellente.
Fra i primi non possono mancare i tortelli di zucca. Claudio propone due versioni. La classica: al burro versato, salvia fresca e spolverata di noce moscata (12 euro). Oppure della nonna Nera: conditi con salamella e pomodoro (13 euro). Meglio i primi, la salamella sovrasta il raviolo che, per sua natura, è “timido” e delicato. Provate anche i capunsei, gnocchi di patate tipici dell’alto mantovano anche qui con burro versato e salvia fresca (10 euro): alla faccia del colesterolo.
Sui secondi si apre un bel dibattito. Possiamo andare su un classico stracotto d’asino con polenta abbrustolita (15 euro) o la tagliata di scottona alla griglia (18 euro). Gli amanti del pesce potranno invece deliziarsi con due proposte relative al luccio. La prima lo vede protagonista in salsa (15 euro) oppure in bianco con scaglie di Grana padano 30 mesi (15 euro). In entrambi i casi li accompagna la polenta abbrustolita.
Si finisce in bellezza con il dolce tipico: la sbrisolona made in Claudio.
Vale la pena aggiungere che tutta la pasta viene fatta in casa, come pure la mostarda e la giardiniera. Anche il pane, i grissini, le schiacciate e il pan brioche sono made in Claudio.
Per il vino andate sul sicuro: lambrusco mantovano. Un must.
Il Pagellone del Ristonauta
(voti da 1 a 10)
Trattoria da Claudio
Via Francesca, 41
Grazie di Curtatone (MN)
Chiuso il lunedì sera e il martedì
Antipasti: 8
Primi: 8
Secondi: 71/2
Dessert: 7
Vini: 61/2
Location: 8
Servizio: 9
Toilette: 7
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