La location è eccezionale: una terrazza che affaccia sul Golfo di Ossuccio con di fronte l’isola Comacina. Siamo nella parte più bella e nobile del Lago di Como. È la Tremezzina che vede fra le sue perle: la villa del Balbianello, il Santuario della Madonna del Soccorso (monumento Unesco), il Golfo di Venere a Lenno, Villa Carlotta a Tremezzo. In quel di Ossuccio c’è Al vecchio Bacucco. Lo si raggiunge facilmente imboccando la strada parallela alla Regina. Si può parcheggiare vicino al campo sportivo oppure arrivare direttamente al ristorante che dispone di dieci posti auto.
Al vecchio Bacucco si definisce: “Ristorante osteria con cucina tipica casalinga”. Sorge dalla ristrutturazione di un locale storico, quel Giuanin dove si mangiava un mitico risotto col pesce persico. Daniele e Laura, proprietari del Bacucco, hanno risistemato il locale al piano inferiore, utilizzato soprattutto d’inverno, e la splendida terrazza. Daniele, un toscanaccio, ha una lunga esperienza nel settore della ristorazione. Dopo una serie di locali a Milano, ha deciso di trasferirsi, insieme a Laura (brianzola Doc), a Germasino, nella parte alta del lago di Como. Qui ha fondato il primo Bacucco. Ci sono rimasti per ben dieci anni per poi approdare a Ossuccio nel 2020. Data infelice. Siamo nel pieno del Covid ed è stato molto duro riuscire a lanciare il locale in piena pandemia. Ma, pur con grandi sforzi, ce l’hanno fatta. Nella loro storia c’è posto anche per Aldo, cuoco salernitano, con loro da ben 24 anni.
Il menu è molto vario. Ci sono riminiscenze toscane, frammenti campani, incursioni valtellinesi, oltre ai tipici piatti laghee. L’antipasto di lago (minimo due persone, 34 euro) comprende: filetto di trota in carpione con capperi e olive, alborelle marinate in salsa verde, polpettine di pesce persico, terrina di luccio perca con trota salmonata. Assolutamente da provare. Quello di terra (minimo due persone 30 euro) mi ha intrigato meno. L’offerta è composta da un tagliere di salumi, panzanelle della Versilia, sciatt valtellinesi, sfoglia e petali di bufala.
Per i primi c’è l’imbarazzo della scelta. Il consiglio è di puntare decisamente su Pici cacio e cozze (12 euro). L’abbinamento del formaggio con il pesce, supportato dalla pasta lunga, è eccellente. Nel caso non vi piaccia il pesce, chiedeteli con il ragù nostrano. Ottimi gli Gnocchetti di pane chiavennaschi (12 euro). Non poteva mancare il Risotto mantecato al Pesce persico (minimo due persone, 28 euro).
I secondi di carne sono interessanti. Si passa dalla Fiorentina da cuocere in tavola sulla pioda (43 euro al chilo) alla Tagliata di manzo su coccio toscano (20 euro). Ho provato la Tartare di fassona con crema di Bitto e pomodorini secchi (20 euro), ma non mi ha convinto. È proprio il formaggio che qui non c’azzecca. Sontuoso e delicato è invece il Gran fritto di lago con verdure pastellate (19 euro).
Le porzioni sono tutte abbondanti e, quelle calde, vengono servite in padellini. È un ritorno alle origini, dovuto anche al fatto che la cucina è al piano di sotto. La pasta è rigorosamente fatta in casa.
Il dulcis in fundo sono i dessert, con il trionfo della crema “maiala”. Sfogliatina, Gran Tiramisù e Tortino al cuore di cioccolato sono adornati con questa Chantilly molto delicata. Non fatevi impressionare dal toscanismo. Provatela, ne vale la pena.
La carta dei vini è molto “padana”, molta Lombardia, Piemonte e qualche Veneto. Fra i rossi troviamo, fra gli altri, dei “Nino Negri” valtellinesi (25 euro), un Barolo “Ricossa” (50 euro) e un Amarone “Sartori” (45 euro). Largo spazio alla Toscana con Morellino di Scansano “La Mora” (20 euro), Brunello “Campone Frescobaldi” (45 euro). Fra i bianchi segnalo una Falanghina “Feudi di San Gregorio (25 euro). Ma, a mio parere, qui si deve pasteggiare con un Roero Arneis Selezione “Teo Costa” (25 euro).
Consiglio una gita sul lago, prima del pranzo o della cena. Le cose da vedere sono moltissime, vedi sopra. È un trionfo di bellezza. Che ha il suo apice in una visita Al vecchio Bacucco.
Il pagellone del Ristonauta (voti dall’1 al 10)
Al vecchio Bacucco
Via del Santuario, 8
Ossuccio/Tremezzina (CO)
Chiuso il lunedì
Antipasti: 8
Primi: 8
Secondi: 7+
Dessert: 8
Vini: 6 1/2
Location: 10
Servizio: 8
Toilette: 7
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