Per milanesi o brianzoli, la voglia di farsi un fine settimana in montagna sulla neve (o nel verde, in altra stagione) può essere una biblica tentazione. E trattandosi di peccati, perché non farne qualcuno di gola, seppure innocentissimo. In tal caso, i vostri complici saranno i Cerasa.
Sarà un caso se il capofamiglia si chiama Angelo? Il fatto è che Angelo Cerasa gestisce un vero e proprio paradiso. Ad Ardenno (Sondrio), le sue Case dei Baff sono un approdo sicuro per fare una piccola vacanza, o anche solo per mangiar bene alla valtellinese, con prodotti che seguono il cosiddetto “chilometro zero”.
Dallo stradone valtellinese, girate a sinistra subito dopo il ponte sul Masino, e in pochi secondi sarete in questa magnifica struttura, antica ma modernizzata, e soprattutto davvero agricola. D’estate, il prato riposante è allietato dai docili cani e gatti di famiglia. All’interno, le sale hanno i colori rassicuranti della pietra e del legno, risultando davvero belle, e anche romantiche se questo cercate, e d’inverno parranno ancor più accoglienti.
Ma poi si dovrà pur mangiare, o no? Nessun timore. I Cerasa, anzi i Baff, come da sempre li chiamano, si fanno forti di mezzo secolo di attività in agricoltura e allevamento: carne, formaggi, salumi sono tutti fatti in casa con animali propri, e le verdure sono dell’orto. Perfino le trote arrivano da una vasca di loro proprietà. L’80% di quel che mangerete, assicurano, nasce e cresce lì, e il resto arriva dalle vicinanze. A garantire il tutto, oltre ad Angelo, ci sono la moglie Ornella e il cognato Gianmario, oltre al figlio Corrado, che si occupa di dolci e vini.
Allora, buttatevi. Si comincia coi salumi. D’estate il cotechino che mangerete col freddo non c’è, ma in compenso vi baloccherete con quel che resta: bresaola di vacca Grigio Alpina, pancetta, salame crudo e lardo, dal sapore sincero. Accanto, i formaggi freschi fatti nel loro piccolo caseificio, accostati alle confetture casalinghe e alle verdure sottovetro. Potrete anche avere un grasso, verace assaggio di taròzz, il fenomenale purè valligiano di patate, fagiolini, cipolle, burro e formaggio (un misto di tutto 10 euro, con taròzz 14 euro). Sono pazzeschi e tipici anche gli sciatt della Valtellina (9 euro), davvero riusciti.
Il primo piatto ha il vigore dei pizzoccheri, imperdibili e immancabili (11 euro). Oppure, le manfrigole (11 euro) che sono delle crespelle cilindriche con all’interno del formaggio filante condite con burro fuso; le pappardelle col ragù del cortile (11 euro); i ravioli di carne (11 euro); la minestra d’orzo e verdure (11 euro).
Proseguite con un vero classico: le costine di maiale, cotte nel lavècc (pentola di pietra ollare) con piante aromatiche e vino bianco (13 euro). Sono un po’ il piatto-simbolo di questo posto e di questa famiglia. Però c’è anche il coniglio alle erbe, allevato a terra (13 euro), e la trota di torrente, anch’essa con le erbe (13 euro).
Proseguite con una scelta di formaggi (13 euro), o coi dolci (tutti 5 euro): sorbetto al Braulio; salame di cioccolato; torta alla Morbegno (con amaretti, mandorle, cioccolato).
Quanto al bere, avrete molte opzioni valligiane, ma la nostra preferenza va al Principino, il vino realizzato dai Cerasa nelle proprie vigne.
Spenderete qualcosina di più (ma infinitamente meno che a Milano) rispetto ai finti agriturismi che si dichiarano tali per rosicchiare qualcosa alle tasse e talvolta offrono materia prima scarsa e per nulla agricola. Qui invece avrete tutto il contrario, col valore aggiunto d’un contesto eccezionale. E se volete dormire, ci sono le magnifiche camere.
Il Pagellone del Ristonauta
(voti da 1 a 10)
Le Case dei Baff
Via dei Molini, 19
Ardenno (SO)
Chiuso lunedì e martedì
Antipasti: 7
Primi: 8
Secondi: 7
Dessert: 7
Vini: 7
Location: 9
Servizio: 9
Toilette: 7
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