Ricordare per contrastare l’antisemitismo, ma non solo. Il Giorno della Memoria riveste un ruolo fondamentale per analizzare l’influenza dell’ideologia nazifascista sulle nuove generazioni. La tossicità del Führer ha continuato a diffondersi dopo la sua morte attraverso le pagine di storia, i social media, il cinema, l’arte e la politica contemporanea. Come testimoniato dal documentario “Il senso di Hitler” di Petra Epperleine e Michael Tucker (in sala con Wanted Cinema), la dottrina violenta e sanguinaria del nazismo continua a rappresentare una minaccia per le democrazie di tutto il mondo.



La storia non segue una direzione precisa e il rischio di nazionalismi esasperati è sempre dietro l’angolo. I partiti estremisti stanno riemergendo, individuando dei nemici da sfidare e battere: questo è vero nel 2022 come all’inizio del ventesimo secolo. Il concetto di verità viene costantemente messo in discussione, il passato rappresenta un giocattolo politico e la stampa ‘bugiarda’ diventa il nemico del popolo: elementi potenziati ulteriormente dall’avvento di internet e dei social network. Hitler, come Mussolini del resto, fece leva sul senso di angoscia che aveva pervaso il popolo in seguito alla disfatta della Seconda guerra mondiale. E oggi? Le fazioni nazionaliste penetrano negli spazi di emarginazione, sfruttando le paure delle persone: dall’emergenza migratoria alle difficoltà economiche, fino a vaccini e green pass. Un’azione priva delle norme democratiche costate alla comunità decenni di lotte e sofferenze, ma con importanti effetti sulla società: pensiamo al ritorno dell’isolazionismo, al dilagare del fanatismo xenofobo o all’accettazione di teorie complottistiche e bugie sfacciate.



Estremismi, nazionalismi e dittature nel ventunesimo secolo possono fare affidamento sul web, mezzo cardinale per diffondere messaggi senza filtri. I pericoli, se possibile, sono superiori rispetto all’epoca nazista: attraverso i social network, infatti, disparati demagoghi possono raggiungere istantaneamente milioni di persone. Dagli States all’Europa, stiamo assistendo alla trasformazione delle reti sociali virtuali in una provvidenziale leva del consenso, tra sensazionalismo e controversia: la vera sfida è regolamentare la galassia di siti web, blog e portali, ovvero le casse di risonanza a sostegno di teorie cospirative, false ricostruzioni e opinioni deformate. I valori democratici sono a rischio, per salvaguardarli è necessario smascherare le bugie e impedire la riedificazione di sentimenti che si richiamano agli anni bui dell’Europa. La rete è un’alleata della libertà e della conoscenza, ma è imprescindibile tenere la guardia alta per sventare qualsivoglia riproposizione di schemi illiberali e autoritari.



Il senso di Hitler è al cinema con Wanted Cinema, ecco l’elenco delle sale aderenti.

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