Il sindaco del Rione Sanità

è “un’operazione lodevole che attualizza la piece, ne allarga la platea e le offre un convincente respiro cinematografico“. Paola Casella premia il film con tre stellette sulle cinque messe a disposizione su MyMovies: “Mario Martone porta al cinema la messinscena di una delle più celebri piece teatrali di Eduardo De Filippo rappresentata in palcoscenico dal collettivo di attori indipendenti del NEST di San Giovanni a tenduccio“. Il film è costruito in maniera intelligente e con degli spunti che sicuramente esaltano il pubblico più grande. Il film di sicuro non è adatto a un pubblico giovanissimo che potrebbe trovare noiosi tanti passaggi dello stesso. Il sindaco del Rione Sanità va in onda su Rai 3 stasera, clicca qui per la diretta streaming.



Mario Martone alla Mostra di Venezia

Presentato alla Mostra internazionale d’arte cinematografica, presso la quale ‘Il sindaco del rione Sanità’ ha ricevuto alcuni ambiti premi, il film diretto da Mario Martone rispecchia con finezza e arguzia lo spirito teatrale della piece del grande sceneggiatore e attore partenopeo Eduardo De Filippo, un film che per motivi legati alla sua città di appartenenza si offre con tanta simpatia per trascorrere una piacevole serata di cinema domestico, grazie agli attori, alla regia, ad una storia che ci ricorda l’Italia di pochi anni fa, oggi così remota nella memoria.



Francesco Di Leva nel cast

Il sindaco del rione Sanità

va in onda su Rai 3 alle ore 21,20 di oggi, 17 dicembre 2020. La produzione è assolutamente italiana, un film prodotto da Indigo Film, Rai Cinema e Malìa Film le quali richiesero la presenza in regia del talentuoso Mario Martone, napoletano come De Filippo: chi meglio di lui poteva dirigere questo film? Mario Martone è un regista che ama la sua città, motivo per il quale nel 1992 diresse ‘Morte di un matematico napoletano’ con Toni Servillo, nel 2004 ‘L’odore del sangue’ con Michele Placido e la meravigliosa Fanny Ardant, nel 2018 ‘Capri-Revolution’, film in concorso a Venezia. Protagonista de ‘Il sindaco del rione Sanità’ l’attore Francesco Di Leva nel ruolo di Antonio Barracano, attore che ricorderete sicuramente in ‘Certi bambini’, ‘Sotto la stessa luna’, ‘Tris di donne e abiti nuziali’, un attore brillante di quelli che possono fare ridere e pensare, un ottimo talento per il nuovo cinema e al suo fianco incontriamo, nel ruolo di Arturo Santaniello, l’attore Massimiliano Gallo, anch’esso napoletano. Anche per Gallo il buon cinema contemporaneo, espresso con titoli come ‘La kryptonite nella borsa’, ‘Babbo Natale non viene da Nord’, ‘Io e lei’, un attore che ha lavorato con registi del calibro di Ferzan Özpetek, Alessandro Siani, Maria Sole Tognazzi, Maurizio Casagrande.



Il sindaco del rione Sanità, la trama del film

Diamo uno sguardo alla trama de Il sindaco del rione Sanità. Alla villa di Don Antonio Barracano, di notte, arrivano i malviventi ‘O Naite e ‘O Palummiello, il primo dei quali è ferito in seguito ad una sparatoria durante una rapina. Il fatto è che anche la moglie di Don Antonio è ferita, morsa dal suo cane, un grosso rottweiler che l’ha azzannata senza motivo apparente. Nessun problema: Don Antonio, chiamato ‘Il sindaco’, nel rione Sanità è una personalità di spicco, uno di quelli che possono risolvere i problemi di tutti, in poche parole un boss, ma alla ‘De Filippo’, quindi bonario e creativo, a modo suo, s’intende. Tutto si risolve e il mattino successivo la vita continua con la solita fila di persone che gli chiedono un lavoro, di redimere una lite domestica o condominiale, di risolvere piccoli problemi con la giustizia, con affari di commercio, le piccole esperienze di un boss di quartiere senza però uso di armi o di spaccio come certa camorra moderna, un boss all’antica se ci è concesso, e ci è concesso.

La vita è cos’ ogni giorno e di storie se ne vedono tante in casa di Don Antonio Barracano. Arriva Rafiluccio, figlio del ricco panettiere, egoista e avido, Arturo Santaniello, il quale, dopo la morte della moglie caccia il figlio e la nuora in stato di gravidanza, arriva anche Pasquale ‘O Nasone, cravattaro, come si dice a Roma, un usuraio che dovrà estinguere su ordine del boss la cambiale a lui dovuta da Vicienzo ‘O Cuozzo e proprio Vincenzo sarà così ammirato da Don Antonio in seguito. Insomma, il vero sindaco del rione Sanità è Don Antonio e nella sua casa, nel suo studio, una Napoli fuori dalle righe passa per lasciare tracce di un’umanità oggi estinta, a volte ‘mariuola’, ma così teatrale da rendersi amabile.