Il sol dell’avvenire, film diretto da Nanni Moretti

Martedì 24 settembre 2024, in prima serata su Rai 3, alle ore 21:20, verrà trasmesso il film del 2023 Il sol dell’avvenire. Si tratta di una produzione italo-francese, di genere commedia drammatica, ed è l’ultima fatica diretta da Nanni Moretti che ne è, come sempre, anche uno degli interpreti principali.



In questo film Nanni Moretti interpreta il personaggio di Giovanni, Margherita Buy quello della moglie Paola, Silvio Orlando interpreta se stesso ed Ennio Mastrogiovanni, Jerzy Stuhr il personaggio di Jerzy, Barbora Bobuľová interpreta se stessa e Vera, Mathieu Amalric veste i panni di Pierre, Teco Celio quelli dello psicanalista e Valentina Romani quelli di Emma.



La trama del film Il sol dell’avvenire: un regista in crisi artistica e familiare

Ne Il sol dell’avvenire, il regista Giovanni sta girando il suo nuovo film, che si basa su un fatto storico del 1956: l’intervento armato della Russia in occasione della rivoluzione ungherese e le reazioni dei componenti di una sezione romana del PCI a questa iniziativa. Il film infatti è incentrato sul conflitto che si crea tra Ennio, segretario della sezione e nello stesso tempo redattore del giornale “l’Unità”, organo del PCI e sua moglie comunista.

Mentre la donna dopo l’invasione è immediatamente solidale con l’Ungheria, il marito attende di conoscere la posizione ufficiale del partito. Contemporaneamente anche Giovanni è in crisi sentimentale con la moglie Paola, che è una produttrice e per la prima volta produce un film che non è diretto dal marito.



Le riprese del film vengono interrotte dopo che sono state girate una buona parte delle scene per i debiti del produttore, Pierre. Giovanni si rivolge allora a Netflix, e poi, insieme alla moglie decide di scegliere dei produttori coreani ai quali piace molto il finale del film senza speranza. Nella sceneggiatura infatti, il segretario Ennio si impicca dopo che la moglie gli ha restituito la sua tessera. Paola successivamente confessa a Giovanni di frequentare uno psicologo già da tempo e di avere deciso di chiedere la separazione da lui, e va a vivere in un appartamento affittato in precedenza.

Dopo questa comunicazione Giovanni cambia il finale del suo film con il segretario che cambia opinione e riesce ad ottenere dal segretario del PCI Togliatti la svolta in favore dell’Ungheria, con il giornale che titola “Unione Sovietica addio!”, che risponde al titolo precedente del 5 novembre che riportava “Le truppe sovietiche intervengono in Ungheria per porre fine all’anarchia ed al terrore bianco” facendo capire che il partito ha deciso di non essere più filosovietico, diversamente da quanto realmente accaduto. La scena finale del film vede tutto il cast del film che marcia lungo via dei Fori Imperiali, con abiti anni ’50, una gigantografia di Trockij e numerose bandiere rosse.