“La musica è un bisogno fondamentale dell’animo umano.” È difficile non essere d’accordo ed è quindi conseguente che la musica possa essere un fattore importante di aggregazione e integrazione. Lo dimostra la bella storia di Eduard che Roberto Lonoce ci racconta.
Dai trovieri, trovatori, menestrelli poeti musicisti medievali che giravano per l’Europa con i loro canti e i loro strumenti, ai lautari, musicisti girovaghi della Moldavia dall’anima zingara e quindi libera, che portavano e portano in giro la loro musica alla gente comune (è stato anche realizzato un film dal regista Lotijanu nel 1972). Il filo che li lega è la musica e alla missione “antica” dell’artista che dà voce alle gioie e ai dolori del suo popolo: in questo senso la musica è un bisogno fondamentale dell’animo umano. Questi suonatori li possiamo anche incontrare nelle nostre strade o sotto le metropolitane a suonare la fisarmonica, il violino, la chitarra e il cymbalon, non a fare concerti, ma ad allietare gli ascoltatori (alcune volte purtroppo anche senza consenso) per racimolare qualche euro.
In questi tempi siamo bombardati continuamente da episodi di cronaca legati ai Rom, eppure forse non tutti conoscono alcuni tentativi riusciti di integrazione che pongono alla base la musica. Un anno fa mi ha chiamato il mio amico Camillo segnalandomi un ragazzino ROM, Eduard, che suona il violino e molti milanesi lo conoscono perché frequenta la linea 3 della metropolitana; Eduard avrebbe voluto iscriversi a una scuola media e aveva alcuni problemi di accettazione. Ho poi parlato e conosciuto suor Gloria dell’associazione Nocetum (i volontari dell’Associazione seguono i Rom stanziali della vicina Baraccopoli di Via san Dionigi – conosciuti per l’incendio scoppiato la notte del 12 febbraio 2005 e per l’ospitalità prodigata dalla Comunità Nocetum nell’accogliere per 21 giorni in chiesetta 70 mamme con bambini), e con lei abbiamo costruito un percorso di accoglienza presso la mia scuola.
Oggi Eduard frequenta la prima media nel corso ad Indirizzo Musicale della scuola secondaria di primo grado “Confalonieri” e io ne sono il suo tutore. Da settembre quindi frequenta e si sta integrando nella classe in un modo incredibile. La sua passione per il violino inizia da giovanissimo e si sente! Il suo percorso oggi è basato soprattutto sulla lettura musicale.
A scuola ci è stato proposto di partecipare con l’orchestra a un concerto di beneficenza per una scuola dell’Aquila e allora l’occasione di suonare davanti a un grande pubblico si è realizzata per lui; ho trascritto una Danza Rumena di B. Bartok per violino e orchestra e sabato scorso 12 dicembre l’ha eseguita in sala Verdi del Conservatorio di Milano! Anche lui si è emozionato, anche lui ha un cuore! E così l’esecuzione non è stata perfetta come avrebbe voluto, ma ha solo 13 anni! Ma non è tutto, qualche giorno fa non aveva portato il sacco del pranzo per potersi fermare alle prove musicali e i suoi compagni facevano a gara a volergli offrire qualcosa. E ancora: l’insegnante di violino in questi giorni era ammalata e durante le prove lui ha accordato con passione e tenerezza i violini di tutti i ragazzi!
Il progetto di integrazione di Eduard ha partecipato al concorso INCLÙ di Galdus ed è arrivato primo! Giovedì prossimo andiamo a ritirare il premio! (Inclù è un concorso che ha l’obiettivo di stimolare i giovani a riflettere sul tema dell’integrazione dei giovani immigrati, e della diversità in generale, elaborando dei prodotti creativi (foto, disegni, poesie, canzoni, video…) per un viaggio culturale e identitario nella nostra società multietnica.)
Roberto Lonoce, insegnante