Cesare Barbadoro pone in rilievo gli aspetti critici della recente manovra finanziaria riguardo al trattamento delle pensioni e denuncia come, a suo parere, questo governo tenga in scarso conto il valore del lavoro, posto a base della Costituzione italiana.
Siamo sicuri che il governo Monti, un governo voluto dalla politica italiana del “lavarsene le mani”, un governo non legittimato dal popolo sovrano, che parla tanto di equità e manovre innovative per il bene economico della nazione, (attenzione; solo economico, non sociale, culturale ed etico!), agisce per il bene di tutti e giustamente?
Io invito a riflettere e, non tanto provocatoriamente, chiedo:
Che crimine devono commettere i cittadini per avere 7anni di galera pagati dallo Stato, con vitto e alloggio assicurati e senza l’obbligo dei lavori forzati? Che crimine hanno commesso migliaia di lavoratori onesti, e senza colpa, per essere condannati al lavoro forzato con 7 anni più di altri, di altri che già pur godendo di un trattamento pensionistico di gran lunga migliore, il retributivo, gli è anche permesso di far cumulo con più attività, senza penalità economica alcuna e rubare il lavoro ai giovani disoccupati?
E su questa piaga del cumulo, e del cumulo in nero, un peccato che la dottrina cattolica annovera tra i peccati che gridano al Cielo, in quanto defrauda del lavoro i bisognosi, nessuna iniziativa è stata attuata, e nemmeno pensata, da questi zelanti dottori chiamati al capezzale della moribonda economia nazionale.
Anziché ridurre le pensioni a chi da tempo le percepisce, acquisite con brevi o brevissimi periodi contributivi, che continuano e continueranno a riscuotere negli anni a venire abnormi ed immeritati privilegi, preferiscono, pur di non ridurle, sobbarcare lo squilibrio esistente ai nuovi pensionandi introducendo, di fatto, una nuova discriminante sociale: quella per data anagrafica tra lavoratori.
Non erano stati questi “bocconiani” ad inventare i famosi “derivati” che hanno indebitato, in modo non quantificabile, tante amministrazioni pubbliche italiane? Non è che questi medici, come si autodefiniscono, chiamati al capezzale del malato gli praticano l’eutanasia?
Con le cure consigliate da Francia e Germania che considerano l’economia il “valore” primario e coesivo dell’unione, tradiscono l’etica dei padri fondatori; Schuman, De Gasperi, e Adenauer, quella di una unione economica ed etica tra libere nazioni che si ispirava al bene della comune cultura cristiana. Riferimento, oggi, volutamente escluso anche dalla Carta della Costituzione Europea da lor signori.
Con questa manovra sulle pensioni, imposta negando il dialogo con gli interessati, i cittadini italiani non sono più tutti uguali nei confronti del primo articolo della nostra Costituzione, articolo che vede primario, ed equo, il valore del lavoro, e tutto ciò che ne deriva, per tutti. Da una Costituzione formulata da ex partigiani che hanno combattuto e sofferto per dare pace ed equità sociale al Paese, e che hanno preferito considerare assoluto e prioritario il valore civile del lavoro, anteponendolo a quello della famiglia.
Oggi invece, con questo governo, si sta tentando di sostituire il costituzionale valore del lavoro con quello delle banche. E i partiti? lasciano fare! E Napolitano? Approva!
Cesare Barbadoro, tecnico elettronico in pensione