Il talco è “probabilmente cancerogeno per gli esseri umani”. Questo quanto ha sentenziato nelle scorse ore l’IARC di Lione, l’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro facente parte dell’OMS, l’organizzazione mondiale della sanità. Si tratta, come ricorda il Corriere della Sera, di una rivalutazione del rischio derivante dall’utilizzo del talco, che fino a poco tempo fa non veniva appunto considerato così pericoloso.



Da oggi è invece inserito a tutti gli effetti nella categoria di “probabili cancerogeni” (prima era in “possibili cancerogeni”), di conseguenza le varie istituzioni statali sono attese a nuove decisioni sulla vendita di prodotti a base di talco. Le conclusioni di questo studio sono state pubblicate sulla rivista Lancet Oncology e si soffermano in particolare sul legame che esiste fra il tumore all’ovaio (ovviamente nelle donne) e l’uso del talco, un connubio che è divenuto evidente negli ultimi anni a seguito delle numerose condanne nei confronti della Johnson&Johnson, la principale produttrice di talco al mondo.



IL TALCO È “PROBABILMENTE CANCEROGENO PER L’UOMO”: IL COMMENTO DI DOMENICO LARUSSO

Il quotidiano di via Solferino ricorda comunque come tale prodotto, seppur sempre sotto la lente di ingrandimento, non sia mai stato ritenuto effettivamente cancerogeno, per lo meno fino a che non è arrivato il giudizio dell’Airc. Domenico Larusso, direttore della Ginecologia Oncologica di Humanitas San Pio X di Milano, sottolinea che l’avverbio “probabilmente” è dato dal fatto che manchino ancora certezze assolute sui dati legati all’uomo, mentre i modelli animali e preclinici mostrano con chiara evidenza la pericolosità dello stesso prodotto.



Va segnalato che la classifica “probabile cancerogeno” è la seconda più elevata dell’elenco IARC e si piazza solamente dietro a “sostanze cancerogene”, quelle appunto per cui non vi è alcun dubbio e dove rientrano prodotti come alcol e sigarette. Spazio quindi ai “probabili cancerogeni”, dove troviamo il consumo di carne rossa e quelle di bevande molto calde, ma anche agenti come il glifosato e l’acrillamide.

IL TALCO È “PROBABILMENTE CANCEROGENO PER L’UOMO”: LE CATEGORIE

Si tratta di sostanze dove non vi sono ancora prove evidenti che possano causare il cancro nell’uomo, ma sono comunque sotto attenzione. Più in fondo troviamo invece i “possibili cancerogeni”, categoria al cui interno vi si trovano ad esempio i campi elettromagnetici associati ai telefoni, e infine i “non classificabili come cancerogeni”, un gruppo composto da 499 agenti già valutati dagli organi di controllo e per cui non è stata trovata alcuna prova concreta circa la loro pericolosità nei confronti dell’uomo. Ma perchè il talco è stato così attenzionato negli ultimi anni?

I primi sospetti vennero alle autorità sanitarie e alle associazioni dei consumatori circa 50 anni fa, fin dagli anni ’70, in quanto erano emersi numerosi casi di donne che avevano registrato dei tumori alle ovaie e che nel contempo utilizzavano il talco in varie zone del corpo. Da lì sono scattate le indagini che hanno portato nel corso degli anni a diverse condanne, con Johnson&Johnson costretta a ritirare i propri prodotti dal mercato e a risarcire con miliardi di dollari svariate migliaia di persone.