Il Tempio della Velocità: i cento anni dell’Autodromo di Monza

Questa sera, venerdì 9 settembre, alle 21.20 su Rai 2 va in onda documentario “Il Tempio della Velocità”, dedicato all’Autodromo di Monza in occasione del centenario della sua inaugurazione. Voluto dall’Automobile Club di Milano nell’anno del suo 25° anniversario, il circuito di Monza viene costruito per sostituire il tracciato semi-permanente di Brescia-Montichiari, che nel 1921 aveva ospitato la prima edizione del Gran Premio d’Italia. A porre la prima pietra, nel febbraio 1922, sono Vincenzo Lancia e Felice Nazzaro. I lavori durano solo 110 giorni. La pista apre per la prima volta i suoi cancelli al pubblico il 3 settembre 1922 con una gara vinta da Pietro Bordino su una Fiat 501. In origine, oltre al percorso stradale, il circuito prevedeva un anello con curve paraboliche che permettevano di testare la velocità di punta dei veicoli. L’autodromo di Monza è il terzo circuito permanente più antico del mondo dopo quelli di Brooklands e Indianapolis, nonché il secondo più antico ancora in funzione, dopo la celebre pista dell’Indiana. Tra i tracciati più longevi di Formula 1, è la pista più veloce, per questo è conosciuta come “Il Tempio della Velocità”.



I piloti raccontano il circuito più veloce

Il documentario “Il Tempio della Velocità” la storia dell’Autodromo di Monza si intreccia con quella dell’Italia e del mondo, attraversando le grandi fasi della storia. Vengono raccontati anche i passaggi storici come le modifiche dei tracciati, l’imporsi del tema della sicurezza e le guerre tra i marchi dei costruttori più importanti. Il racconto è guidato dalla voce narrane di Francesco Pannolino, che si alterna alle testimonianze di piloti: Charles Leclerc, pilota della Scuderia Ferrari, gli ex Jean Alesi e Eddie Irvine, insieme a Giacomo Agostini, Michela Cerruti e Giancarlo Fisichella. E ancora: Mattia Binotto, Team Principal Scuderia Ferrari; Flavio Briatore, F1 Ambassador; Luca Cordero di Montezemolo, ex DS e Presidente Ferrari; Stefano Domenicali, Presidente e Amministratore Delegato F1; Piero Ferrari, Vice Presidente Ferrari, Giuseppe Redaelli, Presidente Autodromo Nazionale Monza, e molti altri. “È stata una vera avventura perché non conoscevo la storia di Monza. Ed è stato incredibile perché ripercorrendo le sue vicende ho rivisto le avventure di questi miti”, ha detto il regista Tommaso Cennamo a Quattroruote.

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